04 Maggio 2016
Conosciamo tutti questo vizio: nel corso della giornata, è un continuo spizzicare e sbocconcellare tra un pasto e l’altro. E porre un freno sembra impossibile. Ma… perché?
Ecco i 7 motivi scatenanti di questo appetito compulsivo, secondo il sito self.com.
Sembra in contraddizione, ma non è così. Se si cerca di perder peso, si mangia meno e si tende a distanziare molto i pasti. E qui sta l’errore. Per avvertire il senso di fame, che spinge alle abbuffate compulsive, bisogna mangiare uno snack (sano!) ogni tre, quattro ore.
Lo snack ideale deve contenere fibre, proteine e una piccola dose di grassi insaturi. Qualche esempio: bastoncini di verdure con hummus; oppure pomodori, avocado e formaggio light.
Pane e pasta troppo raffinati e zuccheri causano picchi glicemici, che spingono a concedersi nuovi spuntini.
A volte basta soltanto bere un po’ d’acqua per sentir passare gli stimoli della fame. Questo perché a essere attivato, sia per gli stimoli della fame che della sete, è la medesima zona del cervello, l’ipotalamo.
Lo stress produce cortisolo, un ormone che stimola l’appetito.
Bisogna mangiare con consapevolezza anche un piccolo snack, gustandolo a ogni boccone e apprezzandolo. Se si mangia di fretta, facendo altro, il corpo ha meno consapevolezza del cibo che stiamo ingerendo e lo stimolo della fame non passa.
L’appetito e il sonno sono legati a due ormoni, leptina e grelina. Il primo fa passare l’appetito, il secondo lo fa aumentare. Dormire poco causa un eccesso di grelina, con conseguenti attacchi di fame.
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