02 Maggio 2016
Il singhiozzo colpisce tutti, indistintamente, e a volte è anche fastidioso. Ma… qual è la sua funzione? Secondo la teoria (riportata da Focus.it) del dottor Daniel Howes, medico della Queen’s University (Canada), servirebbe a eliminare gli eccessi d’aria dallo stomaco. Dal punto di vista medico, infatti, il singhiozzo non è altro che una contrazione involontaria del diaframma, unita a una chiusura secca della glottide (da qui viene il tipico rumore che lo caratterizza). Ogni contrazione fa sì che si espiri l’aria dall’addome.
Si tratta di un meccanismo particolarmente utile nei piccoli dei mammiferi, che possono ingerire aria mentre succhiano il latte. Svuotando spesso con i singhiozzi lo stomaco, quest’ultimo può ricevere quanto più latte possibile, contribuendo far diventare robusto e sano il piccolo. Il singhiozzo dunque sarebbe così un geniale espediente per mantenerci in forma. Ma… come eliminarlo, quando è davvero molesto? Con i consolidati rimedi della tradizione: trattenere il fiato per 15/20 secondi, bere un bicchiere d’acqua, succhiare un cucchiaino di zucchero o subire uno spavento improvviso. Tutti questi sistemi agiscono sul diaframma e fanno sì che le contrazioni scompaiano.
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