21 Novembre 2015
La percezione visiva ed uditiva a volte possono essere insufficienti al fine di catturare l’attenzione del cliente. Il senso dell’olfatto può invece evocare emozioni più decise, più forti, in modo meno cosciente e più emotivo. Proprio su questo si basa il marketing olfattivo.
Tra profumi che incentivano gli acquisti, ci sono le essenze di limone e pompelmo, quelle fresche di tè verde, menta, lavanda e rosmarino. Funzionano anche ambra, mela e cannella e le fragranze più dolci: la vaniglia, per esempio, rassicura i più tirchi.
Sulla base di questi effetti, sono stati realizzati dei diffusori di fragranze a secco, da installare nei negozi, per azioni mirate di marketing olfattivo interattivo.
Da un’indagine si è visto che se in un ristorante viene diffuso nell’aria il profumo di lavanda i clienti mangiano di più e i conti lievitano del 16-20%. Tra gli aromi da evitare, invece, ci sarebbe il cioccolato: i prodotti profumati di cacao hanno avuto le prestazioni peggiori.
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