30 Settembre 2021
E' una mostra di profonda bellezza e grande significato quella in programma a Roma, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, dal 1 ottobre 2021 al 21 agosto 2022.
Intitolata Sebastião Salgado. Amazônia è l'unica tappa italiana del progetto e, grazie a oltre 200 meravigliose immagini, ci regala un’immersione totale nella foresta amazzonica, tra la maestosità della sua vegetazione, la potenza delle montagne, il fragore delle acque, la vita delle popolazioni indigene che la abitano e custodiscono.
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Sebastião Salgado. Amazônia nasce dalla nuova serie di viaggi che Salgado ha intrapreso dopo il progetto Genesi, dedicato alle regioni più remote del pianeta per testimoniarne la maestosa bellezza. Scopo delle nuove ricerche del fotografo era quello di catturare l'incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli. Un progetto durato anni, durante i quali Salgado si è stabilito nei loro villaggi per settimane, fotografando i diversi gruppi etnici e raccontando l’immensa potenza della natura di quei luoghi insieme alla sua fragilità.
Sebastião Salgado ne parla così:“Questa mostra è il frutto di sette anni di vissuto umano e di spedizioni fotografiche compiute via terra, acqua e aria. Sin dal momento della sua ideazione, con Amazônia volevo ricreare un ambiente in cui il visitatore si sentisse avvolto dalla foresta e potesse immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianità delle popolazioni native. Queste immagini vogliono essere la testimonianza di ciò che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire. Affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela”.
La mostra è divisa in due parti. Nella prima le fotografie sono organizzate per ambientazione paesaggistica. Le suggestive sezioni hanno titoli come Panoramica della foresta, I fiumi volanti, Tempeste tropicali, Montagne, La foresta, Isole nel fiume.
La seconda parte è dedicata alle diverse popolazioni indigene immortalate da Salgado nei suoi numerosi viaggi.
La mostra si sviluppa in spazi che ricordano le “ocas”, tipiche abitazioni indigene. Ad accompagnare la visita, una traccia audio composta appositamente da Jean-Michel Jarre e ispirata ai suoni autentici della foresta, come il fruscio degli alberi, i versi degli animali, il canto degli uccelli o il fragore dell’acqua che cade a picco dalle montagne. L'esperienza è arricchita dalle due sale di proiezione dedicate a due temi differenti: in una è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos; nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica appositamente composta dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter.
Intento di Salgado è accendere i riflettori sulla necessità e l’urgenza di proteggere il fragile ecosistema dell'Amazzonia, polmone verde del mondo, con i suoi abitanti.
Per tutta la sua durata, la mostra sarà accompagnata da un ricco programma di incontri per approfondirne i contenuti e stimolare una riflessione sull’emergenza ambientale.
Dice Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI: “Il MAXXI è onorato di ospitare questa mostra, che ci conduce in un viaggio straordinario nella bellezza, nella forza e nella fragilità di un ambiente unico al mondo i cui custodi, le popolazioni che lo abitano, rischiano l’estinzione. L’Amazzonia è il giardino della terra. Salvarla, rispettare e proteggere i suoi custodi significa avere cura del mondo e impedire un genocidio. L’Amazzonia siamo noi. Salviamoci con loro, non per loro. Insieme”.
Tutte le informazioni sul sito www.maxxi.art
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