L’Adieu des glaciers

Il Monte Bianco: ricerca fotografica e scientifica

22 Luglio 2023

Il Forte di Bard, in Valle d’Aosta, ospita, dal 29 luglio 2023 al 7 gennaio 2024 la quarta tappa del progetto L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica, che dal 2020 propone un viaggio iconografico e scientifico tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare la storia delle loro trasformazioni.

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Dopo aver esplorato il gruppo del Monte Rosa, il Monte Cervino e il Gran Paradiso, l'obiettivo adesso è sul Monte Bianco. La mostra ospita 142 autori, 29 schede di ricerca, 73 fotografie e una serie di foto-confronti, con indagini scientifiche in campi che spaziano dalla glaciologia alla geomorfologia, dalla pedologia e nivologia alla climatologia.

Otto le sezioni tematiche, così suddivise:

La ricerca scientifica

Il materiale fotografico e il patrimonio di conoscenze vengono presentati al grande pubblico attraverso un suggestivo itinerario glaciologico e l’utilizzo di diverse forme di espressione artistica. L’esposizione della sezione scientifica è impreziosita da un plastico del Monte Bianco realizzato dal canonico P.L. Vescoz, pioniere delle scienze naturali, nella seconda metà dell’800, e da un ulteriore plastico, a cura del Comitato Glaciologico Italiano, in cui la rappresentazione 3D del rilievo montuoso viene animata da immagini digitali multitemporali che ne illustrano la natura geologica, le forme del paesaggio e le modificazioni ambientali nel tempo passato e presente.

Capolavori fotografici provenienti dalle Collezioni regionali della Regione Valle d’Aosta

Esposte fotografie commissionate dal Comitato Provinciale del Turismo di Aosta a Vittorio Sella il quale, tra il 1934 e il 1935 e nel laboratorio di San Gerolamo a Biella, eseguì stampe fotografiche in grande dimensione con trattamenti a doppio tono da lastre sue e di altri autori.  

Forge e ghiacci

In mostra rare fotografie relative alla storica officina Grivel, che forgiava gli attrezzi destinati agli alpinisti nazionali e internazionali.  

L’Adieu: sguardi da monte a valle

Le quattro sperimentali ed estese vedute fotografiche contemporanee – commissionate appositamente dal Forte di Bard - realizzate da Enrico Peyrot, palesano aree recentemente deglaciate situate nel versante valdostano della Catena del Monte Bianco.

Stereofotografie tra fine 800 e primo 900

Un allestimento visivo ispirato al primo sistema stereoscopico a specchio inventato nel 1832 da sir Charles Wheatstone. Esposti dieci speciali accorgimenti sceno-tecnici che permettono di rivivere la fotografia stereoscopica storica praticata, fino dagli albori della fotografia, in ambito alpino.

Courmayeur, Fondazione Montagna Sicura

Quattordici fotografie documentali: dagli anni di poco precedenti l’istituzione della Fondazione Montagna Sicura (primi anni 90 del Novecento), all’attività contemporanea della Fondazione.

Ventidue variazioni sul Bianco

Squarci fotografici, nello spazio e nel tempo, da fine 800 al contemporaneo. Foto di Émile Bionaz, Reparto fotografico del regio esercito, Jules Brocherel, Octave Bérard, Gianni Costantino, Enrico Peyrot, Aldo Lanzeni, Laurent Bionaz, Giuseppe Lucca, Luca Artioli, Simone Mondino, Gianfranco Moroldo e Francesco Jodice.

Confronti

Una panoramica della Catena del Monte Bianco, dall’Aiguille des Glaciers al Mont Dolent, ripresa dalle pendici del Monte Cormet. La ripresa fu realizzata da Alessio Nebbia negli anni Venti del 900 e stampata da Vittorio Sella nel 1933-34. La sezione ospita una seconda fotopanoramica del Monte Bianco realizzata dal medesimo punto di ripresa dell’opera di Nebbia dal fotografo Daniele Camisasca nell’estate 2022.

Tutte le informazioni sul sito www.fortedibard.it

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