Napoléon. Andrea e Paolo Ventura
Al Forte di Bard di Aosta, dall'11 marzo al 5 giugno, una doppia esposizione che esplora la complessa figura di Napoleone
Il Forte di Bard ad Aosta ospita, dall'11 marzo al 5 giugno 2022 l'esposizione "Napoléon - Andrea e Paolo Ventura". Si tratta di una duplice esposizione imperniata sulla figura di Napoleone. Bonaparte ha un importante legame storico con il Forte di Bard: difatti lo assediò, lo espugnò e lo fece radere al suolo. Ed è da questi fatti che parte la riflessione a due voci di Andrea e Paolo Ventura, artisti, fotografi e fratelli, che presentano due distinti progetti nell’ambito della mostra.
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Il lavoro di Andrea Ventura è intitolato "Epidemics of Nostalgia", centrato sul tema della narcolessia, un fenomeno con caratteristiche di nostalgia dalla propria casa/patria, molto diffuso tra le fila degli eserciti di Napoleone impegnati sui fronti europei all’inizio dell’Ottocento. Paolo Ventura si è ispirato invece all’assedio del Forte di Bard avvenuto nel maggio del 1800 da parte delle truppe francesi, per realizzare una serie di tredici nuove ed inedite opere.
A essere raccontato è il mito napoleonico delle grandi battaglie e della Grande Armée, composta da migliaia e migliaia di soldati, ragazzi e adulti di ogni parte d’Europa che hanno combattuto in Italia, in Austria, in Germania, in Ungheria, in Polonia, in Russia, al comando di un solo uomo: Napoleone Bonaparte. I fratelli gemelli Ventura (Andrea è pittore, Paolo fotografo) attingono ai racconti di guerra narrati in famiglia e raccontano, ciascuno con il proprio stile e la propria sensibilità, quel tragico periodo. Mettendo in primo piano, protagonisti, i soldati, ma anche se stessi, calati in atmosfere a metà tra il reale e l’onirico.
«Nel momento in cui abbiamo immaginato di realizzare al Forte di Bard un’esposizione dedicata ad Andrea e a Paolo Ventura, quale estremo grido di denuncia nei confronti della follia della guerra, mai avremmo pensato che la guerra potesse arrivare così vicino a noi, con ancora un nuovo fronte - spiega la Presidente del Forte di Bard, Ornella Badery -. È molto difficile trovare le parole, ma confidiamo che il momento sia opportuno, una volta di più, per denunciare gli orrori, fisici e psicologici, che la guerra produce e rinnegare questo strumento quale elemento di risoluzione dei conflitti».
Tutte le informazioni sul sito www.fortedibard.it