A pochi giorni dalla chiusura si parla di grande successo. Siete d'accordo?
22 Ottobre 2015
Il padiglione del Giappone all'EXPO è molto ricco di contenuti ed è per questo che ha tanto successo.
Tra le risposte al tema “Nutrire il Pianeta” il Giappone pone l'accento sul non-spreco e sulla condivisione del cibo, concetti che nel Paese del Sol Levante si insegnano nelle scuole. Il padiglione è già bello da fuori, con 17.000 pezzi di legno intrecciati in modo da lasciar filtrare la luce.
Mentre sei in fila scarichi un'app interattiva che servirà dentro. E poi sala dopo sala entri nello spirito del popolo giapponese, con molta calma, imposta dalla temporizzazione delle visite: nella Sala dell'Armonia trovi bellissimi paesaggi del giappone rurale proiettati con giochi di specchi. Dopo la Cascata della diversità, si arriva al Cibo-icona: una galleria di immagini sulla perfezione nella preparazione del cibo. E poi si entra nella gallery del design: la cultura giapponese accompagna il cibo con strumenti per la preparazione e stoviglie abbinate. E alla fine ti siedi ai tavoli di un ristorante-teatro. Impugni le bacchette per scegliere i cibi riprodotti sulla tavola-multimediale a seconda delle stagioni e della preferenza per verdure, pesce o carne. Intanto si assiste ad uno spettacolo tradizionale. Infine nell’area eventi di fronte al ristorante, si possono seguire le dimostrazioni di cucina e tradizioni delle diverse prefetture, le province del Giappone. Le visite sono cadenzate a 50 minuti quando forse ne basterebbero 10. Le attese sono imposte, in questo modo si apprezza di più. Per questo c'è stata tanta coda fin dai primi giorni.
Naturalmente non mancano altre chiavi di lettura: le code all'EXPO in generale sono sinonimo di cattiva organizzazione, di mancanza di previsione dei flussi, di scarsità di personale. Si arriva a pensare alle code come strumento creato ad hoc per far parlare di successo della manifestazione: un po' come quando ti fanno fare la coda davanti alla discoteca e dentro non c'è nessuno, solo per creare aspettativa.
Altri padiglioni molto visitati all'Expo sono stati il Padiglione Zero, quello bello fresco dell'Austria dove il bosco creava una temperatura di 6 gradi più bassa rispetto all'esterno. Quello del Regno Unito, quello della Svizzera per il concetto di abbondanza, molto scenografico quello del Marocco, belli Corea del Sud e Brasile, dove si cammina sospesi su una rete. Quello dell'Angola è stato una bella sorpresa e quello degli Emirati Arabi molto Hi-tech ricorda a tutti che la prossima Expo tra 5 anni sarà a Dubai, dove sembra abbiano già tutto pronto.
E voi che cosa avete trovato di positivo ad EXPO e cosa di negativo?
Commentate questo post con il vostro parere, indicando anche i padiglioni che vi sono piaciuti.
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