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Vincent van Gogh
Autoritratto
Olio su cartone, cm 32,8 x 24 1887 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum; Otterlo
“La gente dice, e son ben disposto a crederci, che è difficile conoscere se stessi - ma non è facile nemmeno dipingere se stessi.”
Lettera Theo van Gogh, Saint-Rémy-de-Provence, giovedì 5 e venerdì 6 Settembre 1889
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Vincent van Gogh
Contadina che spala letame in un campo innevato
Matita, penna a inchiostro nero-bruno su carta a grana fine, cm 20,7 x 28,7 1883 Kröller-Müller Museum
© Kröller-Müller Museum
“Cʼè una tale ripugnanza a riprendermi in casa, come ad avere in casa un grosso un cane ispido. Starà tra i piedi a tutti. E abbaia così forte. Una bestiaccia sporca – insomma. Molto bene – ma la bestiaccia ha una storia umana e, pur essendo un cane, unʼanima umana e per giunta molto sensibile.”
Lettera a Theo van Gogh, Nuenen, Sabato 15 Dicembre 1883
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Vincent van Gogh
Contadine che raccolgono patate
Olio su tela cm 31,5 x 42,5 1885 Kröller-Müller Museum © Kröller-Müller Museum
“Andate fuori a dipingere sul posto! Allora succedono cose come queste – devo aver staccato minimo un centinaio di mosche, o anche di più, dalle 4 tele che riceverai, senza contare polvere e sabbia e così via. Senza contare che se uno se le porta dietro per ore nella brughiera e tra le siepi, un ramo o qualcosʼaltro finirà per graffiarle ecc.”
Lettera a Theo van Gogh, Nuenen, Martedì 14 Luglio 1885
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Vincent van Gogh
Contadino che brucia le erbacce insieme a sua moglie Acquerello su carta, cm 19,4 x 36 1883
Caldic Collectie, Wassenaar
“Nellʼamore così come in tutta la natura cʼè un appassire e un rifiorire, ma non una morte definitiva. La marea si alza o si abbassa, ma il mare resta il mare. E nellʼamore, che sia per una donna o per lʼarte, ci sono momenti di sfinimento e debolezza, ma non un disincanto duraturo.”
Lettera a Theo van Gogh, LʼAia, Domenica 11 Febbraio 1883
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Vincent van Gogh Contadina che lega fascine di grano Gessetto nero, guazzo grigio e tracce di fissativo su carta a grana fine, cm 44,5 x 52,6 1885 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Quello che spero di non dimenticare è che – ʻè questione di andare in giro con gli zoccoliʼ, cioè di accontentarsi nel mangiare, nel bere, negli abiti, nel dormire, di ciò di cui si accontentano i contadini.”
Lettera a Theo van Gogh, Nuenen, Lunedì 13 Aprile 1885
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Vincent van Gogh
Testa di pescatore con cappello di tela cerata
Matita, gessetto litografico nero, pennello, inchiostro nero, acquerelli bianco, grigio e rosa, decolorante fissativo attorno al disegno della testa e tracce di quadrettatura su carta per acquerello, cm 42,9 x 25,1 1883
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Ci sono, ahimè, scogli su cui molti amori sono naufragati e avrebbero potuto essere salvati. Se si superano questi scogli, il navigare allʼorizzonte è tranquillo. Domani mi daranno un cappello sud-ovest per fare delle teste. Teste di pescatori, giovani e vecchi, è a questo che penso da tanto tempo e ne ho già fatta una, ma dopo non sono più riuscito a trovare un altro sud-ovest. Dʼora in poi, ne avrò uno tutto mio, un vecchio cappello che è stato spazzato da mari e burrasche.”
Lettera a Theo van Gogh, LʼAia, Sabato 13 Gennaio 1883
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Vincent van Gogh
Natura morta con statuetta di gesso e libri
Olio su tela, cm 55 x 46 1887
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Cʼè parecchio da vedere qui. Non sapevo neanche cosa fossero gli Impressionisti, ora li ho visti, e ho ammirato molto alcuni quadri impressionisti. E si ricordi, mio caro amico: Parigi è Parigi, non cʼè che una Parigi e per quanto dura possa essere la vita qui e quandʼanche divenisse peggiore e più dura ancora – lʼaria francese schiarisce il cervello e fa bene – un mondo di bene.”
Lettera a Horace Mann Livens, Parigi, Settembre o Ottobre 1886
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Vincent van Gogh
Natura morta con cappello di paglia
Olio su carta montata su tela, cm 36,5 x 53,6 1881 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Ho lasciato LʼAia con alcuni studi ad olio e un paio di acquarelli. Certo, non sono capolavori e, però, sono davvero convinto che abbiano qualcosa di sano e di vero, più, se non altro, di ciò che ho fatto finora. Quindi ora mi considero allʼinizio dellʼinizio di realizzare qualcosa di serio.”
Lettera a Theo van Gogh, Etten, Venerdì 23 Dicembre 1881
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Vincent van Gogh
Sottobosco
Olio su tela, cm 33 x 46,5 1887 Collection Centraal Museum, Utrecht; in prestito dalla Van Baaren Museum Foundation © Centraal Museum, Utrecht
“A volte desidero talmente dipingere un paesaggio, come uno anela a una lunga passeggiata per ristorarsi, e in tutta la natura, negli alberi ad esempio, io vedo unʼespressione ed unʼanima.”
Lettera a Theo van Gogh, LʼAia, Domenica 10 Dicembre 1882
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Vincent van Gogh
Sentiero in un parco
Olio su tela, cm 72,3 x 93 1888 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Lʼultimo quadro, fatto con gli ultimi tubetti sullʼultima tela, è un giardino, verde in natura, dipinto senza verde vero e proprio, solo con del blu di Prussia e del giallo cromo. Comincio a sentirmi del tutto diverso da comʼero quando sono arrivato qui, non ho più dubbi, non esito più ad affrontare una cosa, e potrebbe migliorare ancora.”
Lettera a Theo van Gogh, Arles, Martedì 18 Settembre 1888
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Vincent van Gogh
Uliveto con due raccoglitori di olive
Olio su tela, cm 73,3 x 92,2 1889
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“La mia ambizione si limita davvero a qualche zolla di terra, del grano che germoglia. Un uliveto.”
Lettera a Emile Bernard, Arles, Martedì 26 Novembre 1889
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Vincent van Gogh
Paesaggio con covoni e luna che sorge
Olio su tela, cm 72 x 91,3 1889 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Cosa altro si può fare, pensando a tutte le cose la cui ragione non si comprende, se non perdere lo sguardo sui campi di grano. La loro storia è la nostra, perché noi, che viviamo di pane, non siamo forse grano in larga parte? Se non altro, dobbiamo o no sottostare a crescere, senza poterci muovere, come una pianta, ignorando ciò che la nostra immaginazione a volte desidera, ed essere falciati quando maturi? Per quanto mi riguarda, penso che sarebbe più saggio non augurarsi di star meglio, di riacquistare le forze e probabilmente mi ci abituerò, ad essere spezzato. Un poʼ prima, un poʼ dopo, che differenza vuoi che faccia per me?.” Lettera a Willemien van Gogh Saint-Rémy-de- Provence, Martedì 2 Luglio 1889
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Vincent van Gogh
Veduta di Saintes-Maries-de-la-Mer
Olio su tela, cm 64,2 x 53 1888 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Credo che in questo momento bisogni dipingere gli aspetti ricchi e magnifici della natura, abbiamo bisogno di buon umore e felicità, speranza e amore. Più divento brutto, vecchio, meschino, malato, più mi voglio vendicare creando colori brillanti, ben combinati e risplendenti.”
Lettera a Willemien van Gogh, Arles, Domenica 9 e Venerdì 14 September 1888
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Vincent van Gogh
La vigna verde
Olio su tela, cm 73,5 x 92,5 1888 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“In questi giorni sono preda di uno straordinario fervore lavorativo, al momento sono alle prese con un cielo blu su unʼimmensa vigna verde, viola, gialla, con i tralci neri e arancione. Piccole figure di donne con parasoli rossi, piccole figure di vendemmiatori con i loro carretti la ravvivano ulteriormente. Primo piano di sabbia grigia.”
Lettera a Paul Gauguin, Arles, Mercoledì 3 Ottobre 1888
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Vincent van Gogh
Natura morta con cipolle
Olio su tela, cm 49,6 x 64,4 1889 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Domani mi rimetterò al lavoro, comincerò con un paio di nature morte, per riprendere lʼabitudine a dipingere. Spero che il mio sia stato solo un raptus di follia da artista. Ma il sangue si rinnova ogni giorno e nello stesso modo la serenità torna nella mia mente giorno dopo giorno. Perciò ti prego: dimentica il tuo triste viaggio e la mia malattia. Dipingere è il mestiere che conosci, e, santo cielo, forse non ho torto a cercare di mantenere il cuore umano.”
Lettera a Theo van Gogh, Arles, Lunedì 7 Gennaio 1889
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Vincent van Gogh
Natura morta con patate
Olio su tela, cm 39,5 x 47,5 1888 Kröller-Müller Museum © Kröller-Müller Museum
“Mi sono proprio sforzato di rendere lʼidea di queste persone che mangiano le proprie patate alla luce del loro piccolo lume, hanno dissodato la terra loro stessi con le stesse mani che mettono nel piattoe quindi il quadro parla del fatto che si sono così guadagnati onestamente il proprio cibo.”
Lettera a Theo van Gogh, Nuenen, Giovedì 30 Aprile 1885
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Vincent van Gogh
Rose e peonie
Olio su tela, cm 59,8 x 72,5 1886 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Per quanto concerne quello che sto facendo io, mi sono mancati i soldi per pagare i modelli, altrimenti mi sarei dedicato anima e corpo a dipingere le figure, ma ho fatto una serie di studi sul colore dipingendo semplicemente dei fiori. Quindi sto lottando per la vita e lʼavanzare nellʼarte.”
Lettera a Horace Mann Livens, Parigi, Settembre o Ottobre 1886
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Vincent van Gogh
Ritratto di Joseph Roulin
Olio su tela, cm 65 x 53,9 1889 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Se Roulin non è vecchio abbastanza per essermi padre, egli ha comunque per me una tenerezza ed una silenziosa serenità, come di un vecchio soldato nei confronti di una giovane recluta. Sempre, ma senza una parola, un qualcosa che sembra dire: non sappiamo che ci succederà domani, ma qualsiasi cosa accada conta su di me.”
Lettera a Theo van Gogh, Arles, Giovedì 4 Aprile 1889
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Vincent van Gogh
Ritratto di Joseph-Michel Ginoux
Olio su tela, cm 65,3 x 54,4 1888 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Dispiace veramente anche a me non esser potuto tornare ad Arles per salutarvi tutti. Perché sapete bene che sono profondamente legato alle persone e alle cose di là da una sincera amicizia. Non si può fare ciò che si vuole nella vita, bisogna lasciare il luogo cui ci si sente più legati – ma i ricordi rimangono e uno rammenta – sfocati come in uno specchio – gli amici assenti.”
Lettera a Joseph Ginoux and Marie Ginoux-Julien, Auvers-sur-Oise, Mercoledì 11 Giugno 1890
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Vincent van Gogh
Contadini che seminano patate
Olio su tela, cm 66,4 x 149,6 1884 Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
“Ho fatto una composizione della mietitura per un tizio di Eindhoven che vuole decorare una sala da pranzo. Voleva fare una serie di vari santi. Io gli ho suggerito di considerare se sei scene di vita contadina – che simbolizzassero allo stesso tempo le quattro stagioni – non potessero solleticare lʼappetito della brava gente, che si dovrà sedere a quel tavolo, più che non i personaggi mistici di cui sopra.”
Lettera a Theo van Gogh, Nuenen, Lunedì 4 Agosto 1884
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