03 Novembre 2019
Tipologia
Data di inizio 20/05/2021
Data di fine 23/05/2021
L’attesa è sempre grande, perché fin dalla data di fondazione (il 1950) il Gran Premio di Monaco è uno dei momenti più emozionanti e glamour dell’intero campionato di Formula 1. In programma quest'anno dal 20 al 23 maggio, il Monaco Grand Prix è davvero un'esperienza imperdibile: per la difficoltà del circuito, per le star del cinema, della musica, dello spettacolo e per le celebrità che affollano per l’occasione le tribune della pista, le terrazze degli hotel e gli yacht.
In questa 78° edizione assisteremo al duello tra Mercedes e Red Bull. Ma si spera anche nella Ferrari.
Radio Monte Carlo vi fa vivere la gara anche nei giorni precedenti grazie a 7 collegamenti con il nostro giornalista Gerry Romano alle 10.30 e alle 18.30. Il giorno della finale in programma commenti in diretta dalle 15.00 alle 17.00, con Marco Porticelli, Roberta De Matthaeis e Gerry Romano.
«Correre a Monte Carlo è un po’ come fare il giro del salotto di casa in bicicletta»: lo disse Nelson Piquet, che non poteva trovare definizione migliore sulle difficoltà della corsa nel Principato di Monaco. Questa è una gara unica nel suo genere. Ecco in pillole alcune curiosità storiche.
Gli inizi
Era una sera d'inverno e annoiandosi fra una partita a scacchi e un drink a Antony Noghes, fondatore dell’Automobil Club di Monaco, venne l’idea di una gara automobilistica lungo le strade del Principato. L’idea si trasformò nel primo GP di Monte Carlo che si corse il 14 aprile 1929. Ad Antony Noghes è intestata l’ultima curva del tracciato, quella che immette sul traguardo e che passa proprio davanti alla sede dell’AC Monaco.
Un monte…di cambiate
Monte Carlo rappresenta la pista più difficile per i cambi. Non c’erano i cambi a sette o otto marce come oggi ma ci si limitava a sei rapporti… Nelle ultime edizioni il limite è salito a oltre 4200 cambiate, complici le trasmissioni a 8 marce. Pensate a cosa era guidare una monoposto col cambio manuale ai tempi di Senna? Si guidava con una mano sola sul volante e l’altra sul cambio visto che in meno di 100 metri si doveva salire di marcia e poi scalare…
Si sterza col freno
Da quando si usa il BBW il brake by wire, regolare la frenata del posteriore di una F.1 è molto difficile. E’ un gioco di equilibrio molto particolare e gli effetti si vedono alla staccata della chicane del porto. Infatti, qui si arriva a 290 orari e col freno tarato sul posteriore è facile perdere il controllo della monoposto, visto che in quelle condizioni la frenata sarebbe meglio spostarla sull’anteriore. Per cui botti, incidenti vari e lunghi sono all’ordine del giorno.
La più lenta, la più veloce
Altro paradosso monegasco, le curve: la più veloce del mondiale è sotto al tunnel, si passa fra i 250 e i 270 km/h, il tempo di capire che si deve girare il volante che si è già oltre la curva. E poi le più lente in assoluto, il tornante del Fairmont (conosciuto anche come vecchia stazione o Loews dal nome dell’hotel che c’era prima) e la Rascasse, altro tornante da prima marcia e 50 all’ora.
Piscina da annegarci
Un altro punto spettacolare e molto difficile è la prima esse delle piscine, qui i piloti arrivano in quarta marcia (e chi ha coraggio mette la quinta) uscendo dal tabaccaio e in un lampo passa da sinistra a destra danzando fra i cordoli. Prendere al volo l’unica traiettoria disponibile, è pura arte del volante.
Vincono solo i campioni
Se guardi l’albo d’oro di Monte Carlo vedi solo grandi nomi. Si comincia con Senna, vincitore 6 volte, poi Graham Hill, 5, a pari merito con Schumacher, poi c’è Prost con 4 vittorie, Stewart e Fangio con 3 e poi Alonso (2) insieme a Webber, Coulthard e Nico Rosberg, vincitore delle ultime due edizioni. Vettel e Hamilton hanno vinto una volta sola: strano, visto che per anni hanno avuto le migliori monoposto, come dire che a Monaco non conta solo la macchina ma il pilota.
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