29 Gennaio 2019
E' forse uno degli aspetti meno noti della Seconda Guerra Mondiale: la Shoah dell’Arte, ovvero i furti e le distruzioni operate dai nazisti nei confronti delle opere d'arte.
Hitler voleva da una parte cancellare l'arte che definiva "degenerata", perché non rispecchiava i canoni di classicità e purezza del nazismo; dall'altra, desiderava appropriarsi di capolavori appartenenti a singoli proprietari o musei e gallerie.
Si calcola che le opere sequestrate nei musei tedeschi siano state oltre 16.000, e ben 5 milioni in tutta Europa. A queste razzie sistematiche si univa la distruzione di dipinti creati da artisti non graditi al regime: Chagall, Ernst, Kandinsky, Klee, van Gogh, Pablo Picasso, Matisse, Monet e in generale dagli esponenti delle avanguardie artistiche.
Queste vicende sono state raccontate da film come "Monuments Men" o "Woman In Gold". A dar voce e volto ai protagonisti di quelle drammatiche vicissitudini è il docu-film evento "Hitler contro Picasso e gli altri", in cui quella che era fiction nei film citati sopra si fa vita vera e testimonianza preziosa. A raccontare questa pagina oscura della storia, e introdurne tutti gli aspetti, è Toni Servillo.
"Hitler contro Picasso e gli altri" è diretto da Claudio Poli, con la colonna sonora originale di Remo Anzovino ed è prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital.
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