15 Marzo 2022
Sergei Polunin è tra i ballerini più dotati e prodigiosi dei nostri anni. Eppure in questi giorni si fa il suo nome non per doti artistiche, ma per ben altri motivi. Polunin era infatti atteso a Milano il 9 e 10 aprile al Teatro Arcimboldi per danzare in "Rasputin", ma l'evento è stato rimandato. A causa di un infortunio, secondo l'artista. Per motivi legati alla sua passione per i tatuaggi, secondo le versioni non ufficiali.
Polunin esibisce infatti sul petto un vistoso tatuaggio di Putin. Va ricordato che lo scorso anno il ballerino aveva dichiarato di voler ripulire il suo corpo da tutti i tatuaggi da cui era ricoperto (Polunin ha anche un grande Joker su una spalla) e di non voler più essere il bad boy della danza classica.
Comunque stiano le cose, Polunin non è certo un personaggio che passa inosservato e anche la sua vita è ricca di colpi di scena. E' nato il 20 novembre 1989 a Cherson, Ucraina, ha la cittadinanza ucraina, russa e serba ma, come dichiarò al magazine Guardian qualche anno fa si è sempre sentito russo. Inizia a studiare danza a 10 anni: il Kiev's State Choreographic Institut lo accoglie subito vista la sua bravura. Il padre, per poterlo mantenere, va a lavorare in Portogallo e questo distacco peserà molto sul giovane Sergei. Che è tanto dotato da ricevere una borsa di studio della Rudolf Nureyev Foundation e trasferirsi a Londra a studiare al British Royal Ballet School. A soli 19 anni diventa primo ballerino, il più giovane nella storia del Royal Ballet.
Poco dopo Polunin abbandona la Royal Ballet ed è primo ballerino del Kirov Ballet. A farlo diventare una stella oltre i confini del mondo del balletto è la sua interpretazione memorabile nel video diretto da David LaChapelle di "Take Me to Church" di Hozier.
Da lì la popolarità è immensa: Polunin si esibisce all'Ellen DeGeneres Show ed è protagonista di "Dancer", documentario sulla sua vita. Inoltre il ballerino arriva al cinema: interpreta "Red Sparrow", "Assassinio sull'Orient-Express", "The White Crow" di Ralph Fiennes, film dedicato a Rudolf Nureyev. Tanta barvura, ma spesso anche controversie, tra commenti omofobi pubblicati sulla sua pagina Instagram (poi rimossi, ma che gli hanno causato la chiusura del contratto per degli show all'Opéra di Parigi) e apprezzamenti per Putin.
La nascita del figlio, Mir ("pace" in russo), avuto dalla campionessa olimpica di danza sul ghiaccio Elena Il'inych, pare averlo raddolcito. Ecco perché Polunin ha dichiarato di voler iniziare una nuova parte della propria vita. Rimuovendo anche tutti i tatuaggi. Tra cui pure quello che tante controversie sta generando.
(Foto Getty Images)
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