Donald Sutherland addio

L'attore è scomparso all'età di 88 anni

21 Giugno 2024

Il mondo del cinema piange Donald Sutherland, scomparso il 20 giugno a Miami all'età di 88 anni. L'attore canadese, premiato con un Oscar onorario nel 2017, era malato da tempo. A dare l'annuncio del decesso è stato il figlio Kiefer, con un post su X. 

La carriera di Sutherland è durante oltre 60 anni. Prima di diventare famoso presso il pubblico più giovane grazie al ruolo del malvagio Presidente Snow di "Hunger Games", è stato uno dei volti del cinema imprevedibile e anti-establishment degli anni 70. Viene ricordato per pellicole come "M*A*S*H (1970)", "Una squillo per l'ispettore Klute" (1971) e "A Venezia...un dicembre rosso shocking" (1973). Federico Fellini lo volle nel suo "Casanova" del 1976, anno in cui lavorò anche con Bernardo Bertolucci in "Novecento".

Vincitore di un Emmy e di un Golden Globe, ha fatto le sue ultime apparizioni nel 2022, nelle serie "Lawmen: Bass Reeves" e "Swimming with Sharks" e nei film "Moonfall e Mr. Harrigan's Phone". Avrebbe dovuto recitare nella pellicola apocalittica "Heart Land", ancora in fase di pre-produzione.

Il suo libro di memorie, "Made Up, But Still True", sarebbe dovuto uscire a novembre.

Durante la carriera Sutherland ha avuto una relazione con Jane Fonda, conosciuta sul set di "Una squillo per l'ispettore Klute". Insieme a Shirley Douglas è genitore di due gemelli, Kiefer e Rachel, e ha vissuto gli ultimi 50 anni della sua vita accanto a Francine Racette, con la quale ha avuto altri tre figli: Roeg, Rossif e Angus Redford. Sutherland lascia anche quattro nipoti.

Dopo l'annuncio della scomparsa, molti grandi nomi hanno reso omaggio all'attore canadese: dalla star di House of the Dragon James Dreyfus al giornalista Piers Morgan, passando, tra gli altri, per il regista Ron Howard, che ha dichiarato addirittura di essere "benedetto" per averlo diretto in "Fuoco assassino" del 1991.

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