Se Meryl Streep rivela alcuni segreti de Il Diavolo veste Prada

Ricordate il film in cui la Streep era una tirannica direttrice di un magazine di moda' Ecco finalmente svelati alcuni retroscena della celebre pellicola. A cominciare da Scarlett Johansson... scartata!

15 Giugno 2021

Sono già passati 15 anni dall’uscita del film “Il diavolo veste Prada” di David Frankel. Senza dubbio è tra le commedia degli anni Duemila che hanno lasciato il segno per la rappresentazione delle donne al potere. Nel mondo della moda e dell'editoria. Solo in America il lungometraggio incassò la bellezza di 124 milioni di dollari. Con due nomination agli Oscar. 

Merito della storia e dei protagonisti: Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt, Stanley Tucci e Adrian Grenier.  In una operazione di nostalgia la Entertainment Weekly ha pensato di riunire tutto il cast, compreso la scrittrice del romanzo originale Lauren Weisberger e la sceneggiatrice Aline McKenna per provare a svelare quello che ci siamo persi. In particolare, aneddoti e curiosità. 

Meryl Streep, ad esempio ha raccontato che per entrare nel personaggio di Miranda Priestly, la direttrice di Runway ispirata ad Anna Wintour alla guida di Vogue America, sul set non rivolgeva la parola ad Anne Hathaway, nel film la sua assistente tuttofare.  

Hathaway, invece, che è stata scelta dal regista tra Rachel Mc Adams, Scarlett Johansson, Natalie Portman, Kate Hudson e Kirsten Dunst, quando ha saputo di aver avuto il ruolo ha spiegato di aver urlato come una pazza per tutto il suo appartamento.  

In principio la sceneggiatura de "Il diavolo veste Prada" era molto semplice, una storia di vendetta, ma mancava l’umorismo tagliente, ha rivelato invece Aline McKenna. Umorismo che è uscito grazie alla Streep. La stessa premio Oscar ha suggerito di cambiare la battuta finale da “tutti mi vogliono“ a “tutti vogliono essere noi”.  

Altra chicca. La scrittrice Weisberger ha preparato da tempo un secondo capitolo, ma la produzione esclude la possibilità di realizzare un sequel. Il regista Frankel a questo proposito ha detto: “è una storia che abbiamo già raccontato e seguire i personaggi oggi non sarebbe più lo stesso. Le riviste e l’editoria, ha sottolineato, sono molto cambiate”. Come dargli torto?!

Webradio

Radio Monte Carlo sempre con te

Disponibile su