14 Novembre 2022
Oltre una ventina di statue di bronzo in perfetto stato di conservazione: è l’eccezionale scoperta fatta dagli archeologi al santuario etrusco-romano a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena.
Una campagna di scavo iniziata nel 2019 promossa dal Ministero della Cultura e dal comune toscano con il coordinamento del professor Jacopo Tabolli dell’Università per Stranieri di Siena. Una ventina di statue che fanno del sito toscano il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell'Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo: senza eguali soprattutto perché, finora, di questa epoca si conoscevano prevalentemente statue in terracotta.
Un ritrovamento reso ancora più prezioso dal “contorno” (le virgolette sono d’obbligo): insieme alle statue sono state infatti recuperate oltre cinquemila monete d’oro, argento e bronzo, e diversi ex voto e altri oggetti. Il tutto troverà posto in un nuovo museo di prossima costruzione proprio a San Casciano. "Questa è una scoperta che riscriverà la storia – precisa Jacopo Tabolli – e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo. È un ritrovamento eccezionale, che conferma una volta di più che l'Italia è un paese di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana". Il neoministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano fa da eco: "È la scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai avvenuti nella storia del Mediterraneo antico”.
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