26 Ottobre 2021
Halloween si avvicina e cade in un fine settimana che per molti finirà lunedì 1° novembre, con Tutti i Santi. E allora quale occasione migliore per fare una gita un po’ più che fuori porta?! L’idea potrebbe essere quella di andare a caccia di luoghi da brivido, anche di giorno.
Di borghi delle streghe ne esiste più di uno. In Liguria, per esempio, c’è Molini di Triora, un borgo medievale arroccato a 800 metri di altitudine, circondato da monti e vallate. È noto per il suo particolarissimo pane, ma soprattutto per una caccia alle streghe che ha segnato la sua storia: tra il 1587 e il 1589, alcune donne del posto furono accusate di stregoneria e subirono uno dei più celebri processi tenuti del nostro Paese… le testimonianze al Museo Etnografico e della Stregoneria di Triora.
In Piemonte, c’è Rifreddo, centro della provincia di Cuneo dominato dalla vista del Monviso. Così chiamato in virtù di un documento risalente addirittura al 1075 in cui veniva definito Rivus Frigidus (“Fiume freddo”), anche questo villaggio montano delle Alpi Cozie ospitò un processo alle streghe nel 1495 e il Comune ancora oggi ne custodisce i verbali. Le notti di “Terrore nel Borgo” (un percorso teatrale tra le buie stradine di Rifreddo) sono diventate uno dei principali eventi della programmazione turistica cuneese.
Nel Lazio, a Calcata, in provincia di Viterbo si trova un altro borgo dal passato stregonesco, che sorge su una roccia di tufo sulla Valle del Treja. Passeggiando per le strade di Calcata, tra ruderi medievali e scorci meravigliosi, si sentono suoni sinistri prodotti dal vento, che secondo una leggenda sarebbero invece i canti di vecchie streghe. Dopo la Prima guerra mondiale, il paese venne dichiarato inagibile e rimase praticamente disabitato fino agli anni ’60, quando un gruppo di artisti ed hippie decise di stabilirsi proprio lì.
Dalle streghe ai fantasmi il passo è breve! Nel Salento c’è un borgo spettrale che si chiama Monteruga, fra le campagne di San Pancrazio, Salice e Veglie. Nato durante l’era fascista, il villaggio è completamente abbandonato dai primi anni ’80 ed è diventato l’emblema della desolazione, nonché meta di curiosi e appassionati di spettri. Il consiglio è fare attenzione alle strutture pericolanti…
Un’altra città fantasma è Canale Monterano, a circa 50 km da Roma. Costruita su un’altura di tufo, le rovine dell’antico borgo sono state usate come set per famosi film, come Beh Hur, Brancaleone alle crociate e Il Marchese del Grillo. Le spettrali rovine di Monterano sono circondate da una ricca vegetazione, dove vivono allo stato brado pecore, cavalli e bovini. Si dice anche che l’acquedotto sarebbe stato costruito dal diavolo.
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