Rolex Monte-Carlo Masters: le parole di Lorenzo Musetti

14 Aprile 2025

Rolex Monte-Carlo Masters: leparole di Lorenzo Musetti

È durato un set il sogno di Lorenzo Musetti all’Open di Monte Carlo. Il primo favoloso, poi la risalita di Carlos Alcaraz e il terzo set da dimenticare per un infortunio muscolare che ha compromesso il gioco per l’azzurro.

Il ventitreenne carrarese, alla sua prima finale in un Masters 1000, se l'è giocata contro l’attuale re della terra rossa. Molto più di quanto non dica il 3-6, 6-1, 6-0 che al Country Club del Principato di Monaco ha incoronato Carlitos al primo successo a Monte Carlo, riposizionandolo al numero 2 del ranking Atp. Guarda caso, nel giorno che segna anche il ritorno all'allenamento di Jannik Sinner, che incrocerà la strada dello spagnolo a Roma sempre da dominatore della classifica mondiale.

"Sono deluso, non immaginavo certo questo finale: speravo di potermela giocare fino in fondo", ha commentato dal campo Musetti, che dopo aver ceduto il secondo set a un Alcaraz resiliente è stato frenato da una probabile contrattura alla coscia destra: inutile, sul 3-0 che aveva già evidenziato l'impossibilità di Musetti di opporsi, l'intervento in campo del medico e del fisioterapista, inefficaci l'antidolorifico e il massaggio.

Il tennista murciano riporta il titolo monegasco in Spagna sette anni dopo l'ultima vittoria di Nadal. "Non mi piace vincere così, e spero che per Lorenzo non sia nulla di grave - le parole di Carlitos - Però questa è una vittoria importante, perché venivo da un mese molto difficile. Sono contento di aver ritrovato il mio gioco". Con la vittoria di Monte Carlo, Alcaraz supera Sinner nella classifica della Race. Ora si sposta a Barcellona, per un Atp 500 al quale Musetti dovrà dare forfait.

Lorenzo, tuttavia, può festeggiare il nuovo best ranking: il tennista azzurro sale all'undicesimo posto nella classifica Atp con 3200 punti, scavalcando Holger Rune e Tommy Paul e portandosi a soli 15 punti da Casper Ruud al numero 10. Il trionfo di ieri consente invece a Carlos Alcaraz di riportarsi alla posizione di numero 2 del mondo, alle spalle di Jannik Sinner. Alcaraz inizia la settimana con 7720 punti. Zverev, eliminato al secondo turno da Matteo Berrettini, ne ha 7595. Entrambi sono nettamente davanti al numero 4 Taylor Fritz, che conta 5280 punti. Torna in top 10 Daniil Medvedev che scavalca il norvegese Casper Ruud, numero 10 con 3.215 punti. Ovvero appena 15 in più di Lorenzo Musetti.

Musetti punta a "rientrare in forma" a Madrid. Perché ora l'azzurro sa "di poter stare a questi livelli", ovvero tra i migliori al mondo. Ora bisogna capire l'entità dell'infortunio muscolare alla gamba destra: "Non so esattamente quale sia il problema alla gamba, faremo degli approfondimenti nei prossimi giorni. Ma ritenevo comunque giusto finire la partita, non ritirarmi, anche se ormai non ero più in grado di giocare. Ora farò una pausa, mi riposerò e non andrò a Barcellona, sperando di tornare al cento per cento per Madrid".

Il giovane carrarese, in conferenza stampa, ha ripercorso la sua prima finale di un Atp 1000 all'indietro. "Ero persino meravigliato di come mi sentivo all'inizio, perché il risveglio non era stato dei migliori. Avvertivo molti acciacchi che derivavano dai match precedenti. Il primo set mi ha sorpreso in positivo, ma sapevo che avrei dovuto farne un secondo pure migliore, immaginando che Carlos sarebbe cresciuto. Purtroppo, il mio fisico non era più in grado di sopportare una partita del genere".

"Questi ultimi 12 mesi – ha proseguito l'azzurro - mi sono serviti per essere ambizioso, per non sottovalutarmi. A volte nella routine si può faticare ad affrontare certi aspetti della vita del tennista professionista. Invece ora ho imparato a godermi maggiormente quello che faccio, cercando di affrontare alcune cose con più leggerezza. E i risultati non sono una coincidenza: credo siano dovuti a qualche cambiamento nel mio carattere".

Lorenzo ha sottolineato: "Sul lato fisico non credo di dover fare grandi cambiamenti. Il fatto è che giocare tante partite di fila un giorno dopo l'altro, senza possibilità di recupero, lascia dei segni. Ho giocato complessivamente quattro ore più di Alcaraz e questo si è sentito alla fine. Resta la consapevolezza di poter stare a questo livello, che ti fa migliorare passo dopo passo e ti fa ambire a qualcosa di più importante. Poi è ovvio che ci sono tante cose da poter migliorare, tecnicamente e mentalmente. Ma di questa settimana non mi posso lamentare".

Musetti ha concluso: "Da un punto di vista di libertà di espressione del mio tennis, quando ho meno aspettative dimostro qualcosa in più. Ma non è stato questo il caso. Man mano che andavamo avanti nel torneo ho trovato maggior feeling nel mio tennis su terra, che credo dia fastidio a tutti, anche ai giocatori più forti del circuito".

(Foto Getty Images)

 

 

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