Alex Zanardi, nel giugno scorso l'incidente: la lezione che ci ha insegnato

Un generoso insegnamento di ottimismo e vigore: ecco cosa ci dà l'esempio del campione

21 Giugno 2021

Alex Zanardi, nel giugno scorso l'incidente: la lezione che ci ha insegnato

Alex Zanardi si è trasformato da uomo in mito: già dopo il terribile schianto del 2001, al Lausitzring in IndyCar, poi dopo l’incidente in handbike del 19 giugno 2020. Ma qual è la lezione di Zanardi a un anno da quest’ultima disavventura? 

Una lezione in grado di trasformare il racconto della vita del campione, in una generosa trasfusione di ottimismo e vigore. 

«Se capiamo veramente dove vogliamo arrivare, ognuno di noi ha una grande opportunità. Non è grave cadere ma non rialzarsi -le sue parole- la passione è il punto da cui parte tutto e, insieme all’ambizione e al gioco di squadra, mi ha permesso di mettere spesso la ruota davanti a tutti sulla linea del traguardo. Lavorare su noi stessi e credere nelle cose che facciamo aiuta a trovare un orizzonte da seguire per crescere ogni giorno». 

Sono pensieri che danno la carica e che, in bocca a lui, diventano concreti ed estremamente preziosi. Un mantra da ripetersi in continuazione. In apparenza sembra che lo scopo sia vincere o arrivare primi, in realtà non ci troviamo di fronte a un decalogo motivazionale. Nel 2016, pronunciò una frase davanti a una platea di manager: «Se riesci a trovare il bene anche quando sembra invisibile e lo usi come punto d’appoggio, puoi arrivare dove vuoi».  

Dopo l’ultimo incidente sapere che Alex è vivo, comunica e migliora lentamente, ci dà speranza. Il bene invisibile su cui appoggiarsi ora si manifesta e ognuno con la mente può aggrapparsi all’idea di nuovi punti d’arrivo e stupefacenti traguardi. La sua famiglia lo protegge, gli sta vicino e non perde fiducia. 

Zanardi non è un monumento e nemmeno un supereroe, ma solo un atleta capace di concentrarsi sulla vita. Vivere mettendoci tutta la passione non significa per forza arrivare primo, la vittoria è godersi il percorso. Per questo, resta sul podio anche a un anno dall’incidente contro quel camion.  È l’amore stesso per la vita che lo rende grande e ciò che sta facendo per guarire è da primo posto assoluto.

(Foto Getty Images)

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