Erykah Badu
Finalmente: Erykah Badu ha pubblicato il seguito del suo acclamato album “New Amerykah Part One: 4th World War”, uscito nel 2008. Adesso infatti è la volta di “New Amerykah Part Two: Return Of The Ankh”. Amore, storie di vita, riflessioni profonde, ritmate da un soul di classe, capace di spaziare da vibranti jam session a ballad di struggente bellezza. Ritroviamo schierati in questo album i produttori che hanno dato lustro al disco precedente: 9th Wonder, Madlib, James Poyser, Sa-Ra’s Shafiq Husayn, Ahmir “?uestlove” Thompson, Georgia Anne Muldrow, Jah Born, R.C. Williams, Ta’Raach, Karriem Riggins e the spectral J Dilla. Nel segno di "Baduizm" Il primo singolo, “Window Seat", è coprodotto da James Poyser e si concede il magnifico lusso di ?uestlove dei The Roots come batterista. Altro brano di raro impatto sonoro è “Out My Mind Just In Time,”, ballad in tre movimenti i cui ultimi due sono prodotti da Georgia Anne Muldrow e sono venati di sanguigno funk. Tutto il disco è da antologia, anche se possiamo segnalare particolarmente all’attenzione tracce come “Fall In Love”, influenzato dalla grande lezione di Notorious B.I.G. o “Turn Me Away (Get MuNNY),” ironico omaggio della Badu a un classico come “Get Money” di Junior M.A.F.I.A. Erykah Badu: come nasce una stella Più che a essere narrata, l’esplosiva miscela musicale di Erykah si presta a essere ascoltata. Va però spiegato l’ankh del titolo, termine che indica nell’antica lingua egizia la vita eterna e che per Erykah è un ritorno alla sua vena più creativa, passionale e intima, come ai tempi del folgoramte esordio di “Baduizm”, nel 1997. In quell’anno infatti la soul music conosce la nascita della sua nuova luminosa stella: Erica Wright, texana di Dallas, innamorata della musica (Joni Mitchell, Parliament-Funkadelic, Pink Floyd, Phoebe Snow, Chaka Khan), già cantante e ballerina a 4 anni per il Dallas Theatre Centre e destinata a prendere il nome d’arte di Erykah Badu, da Kah, termine dell’antico egizio per la forza vitale, e Badu, voce onomatopeica per indicare lo scat, ritmo particolare del jazz. Erykah si divide tra le lezioni di danza, l’hip hop e la facoltà di Fisica all’Università. Ma la sua strada è quella della musica. I suoi demo non passano inosservati e la giovane artista debutta aprendo i concerti di D’Angelo e con il capolavoro che è “Baduizm”: una miscela originale e cinetica di jazz, hip hop e soul, virata con grinta e intelligenza tutta al femminile. Gli album capolavoro Seguono album come “Live” (doppio platino), dalla indimenticabile hit “Tyrone”, “Mama’s Gun” (2000, doppio platino) “Worldwide Underground” (con la splendida“Love of My Life Worldwide,” starring Bahamadia, Queen Latifah, MC Lyte e Angie Stone) e “New Amerykah Part One: 4th World War”. Donna creativa ed energica, Eryakh non limita alla musica i suoi interessi: è apparsa in alcuni film (“Blues Brothers”, “Le regole della casa del sidro”, “House of D”, “Before the Music Dies”, Dave Chapelle’Block Party”) e ha fondato l’associazione B.L.I.N.D. (Beautiful Love Incorporated Non-Profit Development), per favorire il cambiamento sociale grazie ad attività artistiche e culturali. Radio Monte Carlo vi ha fatto ascoltare IN ANTEPRIMA il nuovo album di Erykah Badu.
Official website: www.erykahbadu.com Label website: www.Universal.it