RMC DOC- Starbene
16 Febbraio 2018
Oggi parliamo della diffusione dei prodotti senza glutine e senza lattosio, i cui consumi sono aumentati in maniera rilevante senza riscontrare, però, un aumento proporzionale della celiachia e dell’intolleranza al lattosio.
Questo indica che vi sono persone sane che decidono di adottare un’alimentazione priva di glutine o lattosio senza alcuna prescrizione medica, partendo dal presupposto che la dieta senza glutine o senza lattosio possa far comunque bene alla salute, contribuendo, magari, a ridurre il peso corporeo.
Le conseguenze di una simile scelta non sono da trascurare. Infatti, l’eventuale riduzione del peso osservata eliminando il glutine è dovuta, in realtà, all’eliminazione quasi totale dei cereali dalla dieta, perché i prodotti resi privi di glutine non sono ipocalorici: anzi, per renderli più appetitosi, sono spesso addizionati con oli vegetali polinsaturi. I celiaci, infatti dovrebbero leggere con attenzione le etichette ed evitare gli alimenti con un contenuto di grassi superiore al 20-30%. L’eliminazione del lattosio, non motivata da una reale intolleranza, può favorire i sintomi di un’intolleranza - gonfiore, flatulenza, dolori addominali, diarrea - perché il consumo di lattosio induce la produzione dell’enzima che lo digerisce, mentre, se lo si elimina dalla dieta, il lattosio non è digerito e provoca i sintomi dell’intolleranza.
Diana Scatozza
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