07 Dicembre 2017
Arrivano i primi freddi, la voglia di cioccolato si fa sentire e ci sentiamo in colpa.
In realtà, possiamo stare tranquilli, soprattutto se optiamo per il cioccolato fondente che è fatto con almeno il 45% di pasta di cacao, oltre a burro di cacao, zucchero, vaniglia e a volte lecitina come emulsionante. Infatti, la qualità del cioccolato è tanto migliore quanto più elevata è la percentuale di cacao: quello che contiene almeno il 70% di cacao coniuga gradevolezza di gusto ed effetti benefici. Ma come la mettiamo con i grassi e il colesterolo? Il cioccolato contiene grassi saturi di origine vegetale che provengono dal burro di cacao, per cui non ha effetti negativi sul colesterolo. Anzi, è molto ricco di antiossidanti, come i flavonoidi, e protegge dalle malattie cardiovascolari.
Inoltre, contiene triptofano, un aminoacido precursore della serotonina, l’ormone del buonumore. Per questo, qualche quadratino di cioccolato fondente aiuta nei momenti di fame nervosa. E il cioccolato al latte? È prodotto con meno cacao e latte, per cui contiene grassi saturi animali. Una nota sul cioccolato bianco: non contiene cacao, quindi non potrebbe essere definito cioccolato, ed è prodotto miscelando solo burro di cacao, latte o suoi derivati e saccarosio.
Una curiosità: già dalla metà dell’800 il cioccolato fondente era considerato un prodotto di bellezza, perché il burro di cacao si scioglie alla temperatura corporea, viene assorbito e ha un effetto emolliente notevole per la pelle.
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