RMC DOC- Starbene
16 Novembre 2017
Per molti anni si è parlato di intolleranze alimentari: termine ambiguo che ha creato grande confusione. C'era chi confondeva le intolleranze su base allergica con i deficit enzimatici, come quello molto comune legato al lattosio.
Si tratta di due fenomeni molto differenti, che non condividono gli stessi meccanismi biologici. Uno è infatti di tipo allergico mentre l'altro genera solo accumulo di una molecola indigerita. Può essere utile fare chiarezza.
Se accettiamo di non usare più il termine intolleranza possiamo dire che esistono dunque deficit enzimatici (lattosio), allergie (fragola/mandorla) e food sensitivities (sensibilità individuale a certi alimenti legata ad accumulo).
Dal 2003 i massimi esperti di allergologia al congresso di Vancouver hanno definito l'esistenza di una modalità allergica di tipo diverso da quella ordinaria, basata sull'accumulo e non sulla sola presenza. Tale modalità prende il nome di Food Sensitivity.
Esistono nei confronti del glutine, dei latticini, dei lieviti, del nichel, dei salicilati. Conoscerle significa disporre di un prezioso strumento per ridurre l'infiammazione cronica e contrastare molte patologie.
Luca Speciani
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