RMC DOC- Starbene
29 Marzo 2017
Si parla spesso di intolleranze in modo confuso: cerchiamo di capire di cosa si tratta. Esistono dei deficit enzimatici che impediscono, per esempio, la digestione del lattosio. Il lattosio si accumula nell'intestino, richiama acqua e provoca diarrea. Questo non ha nulla a che vedere con una risposta allergica.
Vi sono poi fenomeni allergici come le allergie immediate (mangio una fragola e mi riempio di macchie), mediate da anticorpi chiamati IgE.
O anche le allergie ritardate, così come definite a livello scientifico fin dal 2004 da Sampson e successivamente da Finkelman. Si tratta di risposte di tipo allergico (stessi sintomi), non più però dovuti al contatto con un allergene, quanto piuttosto ad un accumulo dello stesso nel tempo. Queste ultime, se connesse a determinati cibi, prendono il nome di food sensitivities, e sono quelle che per anni sono state chiamate genericamente "intolleranze alimentari".
Si tratta dunque di tre fenomeni differenti, che richiedono cure differenti. L'astensione dai cibi incriminati nel caso dei deficit enzimatici e delle allergie immediate, mentre le food sensitivities richiedono semplicemente una rotazione degli alimenti che aiuti a recuperare la tolleranza verso gli alimenti stessi.
Luca Speciani
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