Il Segnalibro: la puntata di domenica 2 aprile

I libri più emozionanti e le interviste con gli scrittori più amati: tutto il piacere di leggere ogni domenica alle 12 con Il Segnalibro

31 Marzo 2023

Il Segnalibro: la puntata di domenica 2 aprile

C'è tutta l'emozione che solo i libri più appassionanti riescono a regalare, nell'appuntamento di Radio Monte Carlo "Il Segnalibro".

Ogni domenica, alle 12 viaggiamo alla scoperta dei libri da non perdere. Nuovi romanzi e volumi da riscoprire. Pagine per commuoverci, ridere, imparare ed emozionarci sempre. Con le interviste agli autori più amati.

Tutto il piacere di leggere per un appuntamento imperdibile. Solo su Radio Monte Carlo.

I libri di domenica 2 aprile:

Marco Pogliani, DEMETRIO, La Nave di Teseo
 
Un giallo, e insieme una fiaba, dedicato alla crisi dei rapporti familiari generazionali, con un indimenticabile protagonista alla ricerca di riscatto.

Demetrio è un eterno secondo. Ultimo di ventun figli, marito per una notte, magazziniere, è un uomo mite e umile di cuore. Ama profondamente la nipote Marta, che vive in città. Lui si è ritirato nel paesino di Belsito, in un bizzarro ospizio chiamato Casa Lora e gestito da un direttore severo ed enigmatico. Ma un mistero grava su quel luogo: uno a uno, tutti i suoi ospiti stanno scomparendo.
Marta convive con quotidiane frustrazioni, fra un marito assorbito dal lavoro, assente e distratto, e i figli che stanno crescendo e hanno sempre meno bisogno di lei. Il ruvido ispettore Dominici è incaricato di gestire l’inchiesta sulla sparizione degli anziani. Fra Marta e Dominici nasce una passione che nessuno dei due ha il coraggio di confessare all’altro. Demetrio, intanto, sta vivendo una vera e propria metamorfosi, da persona timida e insignificante a capo carismatico. Demetrio, Marta e Dominici si incontrano e si perdono, in un rocambolesco gioco di reciproci inseguimenti, in una provincia al riparo da una realtà cittadina che sembra aver smarrito il senso del ricordo, delle tradizioni e della vita semplice del tempo che fu. Seguendo Demetrio, Marta scopre se stessa e Dominici risolverà il caso. Questa esperienza imprimerà una svolta definitiva alle esistenze dei tre.

Sandro Frizziero, IL BENE CHE TI VOGLIO, Mondadori

Finalista al Campiello 2020, Sandro Frizziero prosegue il suo percorso autoriale con un romanzo che coniuga raffinatezza di stile, causticità di sguardo e liricità. 

È la vigilia di Natale e Alessio Gorgosalice si affretta sul vialetto di Villa della Pace, la residenza per anziani in cui vive nonna Armida. Ha bisogno di parlare con lei. Non che si aspetti grandi risposte: la demenza senile le consente a stento di riconoscere chi ha davanti. Ma il suo obiettivo, forse, è un altro.

Alessio ha poco più di trent’anni, fa l’assicuratore e ha una vita estremamente regolare.

È sposato con Isabella e insieme abitano in una villetta a schiera acquistata grazie all’aiuto del suocero e scrupolosamente arredata coi mobili prodotti in serie da un “mobilificio incapannonato al centro della campagna, una specie di microcosmo in miniatura, un’epitome di mondo, un museo della creazione”. Ogni giorno Isabella, ingegnere che si occupa di progettare e collaudare impianti, una mente votata ai calcoli e alle previsioni, gli prepara un pasto sano da portarsi al lavoro, che Alessio accetta con un sorriso. Ma sotto la superficie levigata di una vita come tante – il matrimonio, il desiderio di paternità, la dedizione al lavoro – fremono istinti selvaggi, risvegliati dalla relazione extraconiugale che Alessio intrattiene con Barbara. La recita che è sempre stata la sua vita si è incrinata in modo irreparabile e in lui stanno esondando pulsioni impossibili da arginare. Con una voce brillante, complessa, divertita e fantasiosamente ipertestuale, il narratore segue il magma dei pensieri di Alessio negli abissi dell’introspezione per poi andare a stanare tutti gli altri personaggi fino ad assumerne il punto di vista. Una scrittura unica, raffinata e ironica, quella di Sandro Frizziero, che si è imposta fin dal suo esordio Confessioni di un Neet. Finalista al Campiello 2020 con Sommersione, torna ora con un romanzo che coniuga raffinatezza di stile, causticità di sguardo e liricità.

 

S.A. Cosby, LEGITTIMA VENDETTA, Rizzoli

Atmosfere alla Breaking Bad e Non è un paese per vecchi per un
romanzo i cui diritti cinematografici sono già stati acquisiti dalla
Paramount. Tra i 100 migliori libri del 2021 per “New York Times”,
“Guardian” e “Time”, miglior thriller del 2021 per il “Washington
Post”, ai primi posti della bestseller list del “New York Times”.
Un potente affresco della provincia americana più profonda, della
sua violenza e del razzismo, delle disparità sociali e dell’omofobia.
La faccia brutale degli Stati Uniti di Trump.

Per un ex galeotto, una coppia di poliziotti davanti alla porta di casa non
può che significare guai. E quando Ike Randolph viene a sapere che suo
figlio Isiah è stato ucciso a sangue freddo insieme al marito Derek,
lasciando orfana una bimba piccola, il passato che pensava di essersi messo
alle spalle gli crolla addosso. Al dolore si aggiunge la vergogna di non aver
mai saputo accettare l’omosessualità del figlio. La stessa vergogna che
prova Buddy Lee Jenkins, il padre di Derek, anche lui con un curriculum
da delinquente di tutto rispetto. Oltre all’esperienza della prigione, i due
uomini hanno poco da spartire: il primo è nero e dopo aver pagato il suo
debito con la giustizia ha messo la testa a posto; il secondo è bianco, ha
qualche problema con l’alcol e, a volte, con i neri. Buddy Lee e Ike si
conosceranno al funerale, e nel giro di poco capiranno di dover fare
un’ultima cosa insieme: mettere da parte il colore della pelle e rispolverare
i ferri del mestiere per trovare i killer dei loro ragazzi e provare a redimersi,
se possibile, dai propri errori. Non sanno che quest’impresa scoperchierà
un vaso di Pandora pieno di odio e segreti.
Con Legittima vendetta S.A. Cosby apre un nuovo capitolo del crime
americano e mostra al lettore con realismo la faccia brutale degli Stati Uniti
di Trump, dove il seme dell’omofobia e del razzismo è sempre pronto
a germogliare.

 

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