Ma cos'è esattamente il saturimetro e perché tutti lo vogliono?

E' corsa ad acquistare lo strumento per misurare l’ossigeno del sangue. Ma serve davvero a tutti?

25 Marzo 2020

Ma cos'è esattamente il saturimetro e perché tutti lo vogliono?

Fino a pochi giorni fa solo i medici e le persone che, per ragioni di salute, ne hanno necessità, conoscevano lo strumento chiamato saturimetro: oggi, invece, questo dispositivo sta andando letteralmente a ruba, sia nelle farmacie che online, al punto che ormai è diventato di difficile reperibilità. Si tratta di un oggetto a forma di molletta che si applica all’estremità di un dito per misurare, in pochi secondi, il livello di ossigeno presente nel sangue.

La corsa al saturimetro è iniziata diversi giorni fa quando il Presidente nazionale del 118, Mario Balzanelli, ha chiesto al Ministro della Salute, Roberto Speranza, di fornire questo strumento a tutte le persone in isolamento domiciliare obbligatorio: “In questo modo – ha spiegato – si eviterebbe di aspettare l’insufficienza respiratoria acuta e di arrivare ad altri decessi”. In seguito, però, anche le persone senza sospetti sintomi di Covid-19 hanno pensato di procurarsi un saturimetro così da stare tranquilli, potersi misurare il livello di ossigeno nel sangue e, in caso di emergenza, riuscire così a convincere con dati concreti gli operatori del 118 ad andarli a prendere per portarli in ospedale.

In realtà, il saturimetro è un dispositivo medico e bisogna saperlo utilizzare: “Non è il termometro da tenere in casa – ha spiegato, come riporta Agi, Andrea Gori, direttore del reparto Malattie Infettive del Policlinico di Milano - potrebbe essere un ausilio, proprio perché il Covid_19 interessa le vie respiratorie. Ma cerchiamo di essere realistici – ha sottolineato - se una persona ha difficoltà respiratorie non è che può stare a casa a misurarsi il grado di ossigenazione nel sangue. È bene che, se fa fatica a respirare, vada in ospedale”.

Il saturimetro, insomma, non è un giocattolo e per poterlo utilizzare correttamente bisogna essere in grado di leggere i dati che fornisce: “La saturazione – ha spiegato Marina Chiara Garassino, oncologa dell’Istituto Tumori - è un valore che va interpretato in ambito medico, da 90 a 100 si va da valori assolutamente normali a patologici. Usato al di fuori del controllo medico, può portare al panico o alla sottovalutazione”. Più che il saturimetro, insomma, bisognerebbe utilizzare il buon senso e seguire le procedure indicate dal Ministero della Salute nel caso in cui si avvertano sintomi associabili al Coronavirus.

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