L’Orologio dell’Apocalisse segna 2 minuti alla mezzanotte. Ma di cosa si tratta?

Ideato nel 1947 da un gruppo di scienziati, segna il tempo rimasto alla fine del mondo.

31 Gennaio 2019

L’Orologio dell’Apocalisse segna 2 minuti alla mezzanotte. Ma di cosa si tratta?

Secondo l’Orologio dell’Apocalisse mancano solamente 2 minuti alla mezzanotte, ovvero il momento in cui accadrà una catastrofe inevitabile che comporterà la fine del mondo. L’idea di questo orologio è stata sviluppata nel 1947 da un gruppo di scienziati che facevano parte della rivista “Bulletin of the Atomic Scientists”. Il progetto è nato per avvisare simbolicamente le persone dell’avvicinarsi di una possibile catastrofe derivata dall’utilizzo delle armi nucleari e dagli effetti del cambiamento climatico.

Il Doomsday Clock, questo il nome dell’orologio in inglese, viene modificato annualmente tenendo conto degli avvenimenti degli ultimi mesi. Il 24 gennaio 2019 gli scienziati hanno deciso di aggiornare l’orario a 2 minuti dalla cosiddetta ora “X”, mentre nel 2018 le lancette erano ferme a due minuti e trenta secondi. Questo sta a indicare che l’Apocalisse, secondo gli scienziati, è ormai vicina, anche se una situazione simile era già successa nel 1953, come conferma Rachel Bronson, presidente e direttore esecutivo dell’organizzazione: «È la terza volta che l’orologio è stato impostato così vicino a una catastrofe globale». L’avvicinamento alla fine del mondo è dovuto ai numerosi test nucleari effettuati alla Corea del Nord e ai vari cambiamenti climatici. Nel 1953 invece, in piena Guerra Fredda, i test nucleari da parte dell’Unione Sovietica e degli Stati Uniti avevano fatto pensare al peggio.

«Nel corso degli anni l’orologio si è allontanato e avvicinato alla mezzanotte. Il momento più sicuro si è avuto nel 1991 alla fine della Guerra Fredda, quando l’orologio ha segnato 17 minuti alla mezzanotte» ha dichiarato Alessandro Pascolini, esperto dell’Università di Padova. «La situazione è peggiorata di fronte all’incapacità del mondo politico internazionale di superare il confronto nucleare e affrontare le problematiche legate al cambiamento globale».

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