Giuni Russo: ecco come nacque Un'estate al mare

E' ormai un vero classico. Ma come nacque questa indimenticabile canzone di Giuni Russo?

28 Agosto 2025

Giuni Russo: ecco come nacque Un'estate al mare

Tra le più belle canzoni dedicate all'estate c'è senz'altro "Un'estate al mare", del 1982, che Franco Battiato scrisse appositamente per Giuni Russo, la straordinaria interprete  scomparsa prematuramente nel settembre del 2004 all'età di 53 anni.

Giuni aveva conosciuto Battiato grazie al chitarrista e produttore Alberto Radius. L'artista siciliano era rimasto incantato dalle capacità vocali della giovane Giuseppa Romeo (questo il vero nome della palermitana Giuni), dotata di un’estensione vocale che copriva quasi cinque ottave e capace di imitare  perfino il verso dei gabbiani, come farà appunto in "Un’estate al mare". 

Con Giusto Pio, Battiato compose così appositamente per Giuni "Un'estate al mare". Che è un rovesciamento dissacrante della tipica canzonetta estiva. Insomma un tormentone alla rovescia, di cui molti ascoltatori non si sono mai resi conto. Infatti il brano racconta del desiderio di una vacanza al mare di una donna costretta a prostituirsi ("Per le strade mercenarie del sesso
Che procurano fantastiche illusioni"), che sogna un momento di gioia e serenità sulla spiaggia. Ci sono dunque tutti i cliché della canzonetta estiva (gli ombrelloni, l'olio solare, i salvagente), ma a una lettura più attenta la canzone ha un che di struggente, di malinconico. E anche la voce di Giuni trasmette il dualismo tra la dura realtà del personaggio protagonista del brano e il suo sogno di una vacanza spensierata. La Russo infatti passa da un'ottava bassa un ritornello twist pop e infine si libra altissima, come a volare davvero lontano.

Il successo fu grande, ma imprigionò Giuni in una sorta di gabbia dorata. L'artista infatti non voleva essere solo un'artista pop.

«Quando vedevo la canzone salire in hit parade non credevo ai miei occhi», rivelò durante un'intervista. «Non mi aspettavo che riscuotesse un successo così strepitoso. Per fortuna ho un carattere solido, non mi sono fatta inebriare. Ancora oggi la considero una parentesi felice e niente di più. Io avevo voglia, e ho ancora voglia, di proseguire la mia ricerca vocale, di spaziare in musicalità nuove, diverse e così ho fatto. Certo non ho avuto le stesse spinte, la stessa promozione avuta per "Un'estate al mare".»

Infatti Giuni tornò a canzoni più elaborate, che però furono poco capite dal pubblico. Anche se con Battiato realizzò l'album "A casa di Ida Rubinstein", all'insegna della contaminazione fra classica, pop e jazz. 

(Foto Getty Images)

Webradio

Radio Monte Carlo sempre con te

Disponibile su