Raffaella Carrà icona della cultura: anche il Guardian elogia la Raffa nazionale!

Il celebre quotidiano britannico dedica un articolo celebrativo alla Carrà, per aver aiutato le donne nel loro percorso di emancipazione

17 Novembre 2020

The Guardian elogia Raffaella Carrà: "Ha aperto la strada verso l'emancipazione delle donne"

In occasione dell’uscita del musical diretto da Nacho Álvarez, "Explota Explota", incentrato sulle canzoni di Raffaella Carrà, il celebre quotidiano britannico The Guardian ha raccontato in un lungo articolo celebrativo il ruolo della Carrà, non solo come "icona culturale nazionale" ma anche come personaggio rilevante per l'Italia nel lungo percorso verso l’emancipazione femminile

Raffaella Carrà, con una carriera lunga 60 anni, è un'artista che ha rivoluzionato l'intrattenimento in tv e ha dato alle donne la possibilità di essere indipendenti, in qualunque stanza della casa. Parola del quotidiano britannico che racconta la storia di questa icona dello spettacolo con molti aneddoti e racconti sulla sua vita.

Dagli inizi come ballerina e cantante, fino ai film di successo, alla tv e ai molti programmi, l'articolo racconta anche quando nel 1968 Raffaella si recò in America e vide il musical "Hair" ogni sera per un mese. Tornò a casa con la convinzione che l'intrattenimento italiano avesse bisogno di una scossa di energia rivoluzionaria. E così fece.

La Carrà è stata la prima icona pop, ma anche alle casalinghe è sempre piaciuta. Del resto lei stessa lo ha detto nel 1974: «Non traggo ispirazione da nessuno: parlo ai bambini, ai papà che guardano lo sport, alle mogli, quindi all'italiano che guarda la TV. Alle famiglie».

L'articolo ripercorre i tempi della grande fama nel corso dell'edizione del 1970 di Canzonissima, di cui la Carrà è stata co-conduttrice: lo spettacolo ha inserito le sue canzoni originali direttamente nei suoi numeri di danza.

Raffaella cantava e ballava indossando innovativi abiti di scena  e fu la prima volta in cui una ballerina osò esporre il proprio ombelico sulla TV nazionale. Il Vaticano e la direzione conservatrice della RAI  ne furono scandalizzati. Altro scandalo nel 1971, quando, con il ballerino Enzo Paolo Turchi, la Carrà eseguiva la canzone "Tuca Tuca" in cui ci si tocca il corpo a vicenda. 

«Penso che Raffaella Carrà abbia fatto di più per liberare le donne di molte femministe» ha dichiarato l'artista Francesco Vezzoli al Guardian. Nel 1976, la Carrà ha inoltre cantato il suo grande successo "A far l'amore comincia tu", un invito all'azione per le donne, per far capire ai loro uomini cosa vogliono a letto. E, soprattutto, ha insegnato alle donne che prendere l’iniziativa sessualmente non era sbagliato o sconveniente dal punto di vista femminile, e "che non tutte le relazioni d’amore possono essere totalmente sane".

(Credits: Getty Images)

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