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Sting rivela il segreto di un matrimonio felice. Ma avvisa i figli: niente eredità!

27 anni di matrimonio (e 10 di fidanzamento): Sting può davvero dare lezioni sul segreto di una relazione felice

Sting è tra le poche celebrità (e non solo) a poter vantare un matrimonio davvero lunghissimo e sereno: da ben 27 anni è infatti sposato con Trudie Styler. Se poi aggiungiamo che è stato fidanzato con Trudie per ben 10 anni, il suo rapporto felice con la moglie arriva addirittura a 37 anni.

In tempi di fast love e relazioni a brevissimo termine, Sting è davvero un maestro del matrimonio felice. E ha anche dispensato alcuni consigli sul tema (data la comprovata esperienza) durante un'intervista con il magazine statunitense People.

«In effetti, ne so qualcosa di matrimonio», ha esordito Sting, per poi continuare. «La gente mi chiede come è potuto durare così a lungo. E io rispondo sempre che è una specie di miracolo, ma non lo diamo mai per scontato. Siamo anche amici. Ci amiamo, certo, ma alla fine, ci piacciamo davvero. E questa è una differenza importante. L’amore è passione e tutto e il resto, ma apprezzare qualcuno e stare bene in sua compagnia sono cose leggermente diverse. Che durano molto più a lungo. Quindi puoi averle entrambe e penso che questo sia importante. Sposa la tua migliore amica o il tuo migliore amico».

Sting ne sa qualcosa anche di paternità: dal matrimonio con Trudie (sposata nel 1992) sono nati due femmine, Mickey, 36 anni, ed Eliot, 29, e due maschi, Jake, 34, e Giacomo, 24. Dal precedente matrimonio con Frances Tomelty Sting ha avuto Fuchsia Kate, 37 anni, e Joe, 43. Eppure, come ha dichiarato il musicista «Non ho mai voluto diventare papà. È successo per caso per sei volte e questo dice quanto sia intelligente. Eppure sono gli incidenti più felici della mia vita perché sono davvero degli esseri umani straordinari. Non posso davvero prendermene il merito, ma lo sono. E hanno già creato sette nipotini finora, che sono altrettanto meravigliosi. Non ho mai voluto diventare il patriarca di una tribù. Eppure, eccomi qui».

La numerosa tribù di Sting non erediterà però i suoi beni, come ha ribadito l'artista: «I miei figli sono molto indipendenti. Non stanno seduti con le mani in mano ad aspettare che qualcuno dia loro qualcosa. E io non voglio rubare a loro il gusto dell’avventura della vita: realizzare ciò che sei. È una cosa meravigliosa e difficile da fare. Non ho promesso loro nulla. Li aiuterò se dovessero trovarsi in difficoltà, ma non stanno aspettando la mancia da me. Sono troppo indipendenti».

Sting vuole infatti insegnare ai figli il valore (e la gioia) di farcela da soli, senza aiuti. Come lui stesso ha ricordato, «io avevo un vero lavoro, l’insegnante di inglese, diritto di voto e pagavo le tasse. Ero un padre, un marito. Avevo una vera vita che mi ha permesso di fare il paragone con quella rarefatta che poi mi è stata data: la vita del successo e della fama. Facevo il paragone e rimanevo con i piedi per terra, sono contento di non aver avuto successo a 16 anni, finita la scuola. La gente non sopravvive a quello».

 (Foto Getty Images)

 

 

 

 
 

 

 

 

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