Megane Cabrio
Megane cabrio
La vedo. Elemento di spicco, il frontale molto pronunciato, con occhi sfuggenti che rendono la linea filante, coda lunga per un piano di carico decente: oltre 400 litri a tetto chiuso. Mica male anche per una berlina di questa classe. Di profilo, a tetto giù, la coda spicca con grazia, a tetto alzato si pensa subito a una sportiva.
Ci salgo. A bordo la posizione di guida si trova subito, le regolazioni del volante sono quelle solite, facili ma con dei limiti in altezza e profondità. Niente di impossibile, sia inteso, ma la famiglia di origine è quella e oltre non si può andare. La leva del cambio è al posto giusto, gli innesti sono buoni, il gomito non tocca oltre il dovuto il bracciolo centrale. La visione laterale è ottima, anche col montante inclinato del parabrezza (spostato di 6 centimetri) che evita turbolenze in marcia a tetto scoperto, ma aiuta chi è alto. E' un poco coperta la visione posteriore: la tendina paravento, utile, dà fastidio. Occhio al peso, ci sono 110 kg in più per sistemare il tutto per la guida a cielo aperto.
La guido. Motore, accensione, via. Tutto secondo logica e senza colpi al cuore, reazioni prevedibili, comfort di marcia buono. Col cambio automatico si riducono anche le emissioni (130 gr al km di Co2) i consumi sono uguali. Costa 1250 euro, non fa risparmiare benzina, ma aiuta, specie nel traffico. Chiavi in mano, si parte da 28.900 euro. Non sono pochi. Quante ne venderanno? Nessuna previsione, di certo andranno al Nord, Germania, Gran Bretagna e Francia. E qualcuna in Italia di certo.
Paolo Ciccarone
Un metro di tetto
Si fa presto a dire cabrio, poi il tetto bisogna pur chiuderlo e su Megane ci pensa un bel sistema in vetro di oltre un metro quadrato, record della categoria. In 21 secondi, a macchina ferma, avviene l'operazione apri-chiudi. Bello da vedere, delicato da gestire. Ma per chi vuole farsi notare, è un fiore all'occhiello per questa Megane