26 Ottobre 2017
Autunno, tempo di tartufi. E di sagre e manifestazioni dedicate a questo delizioso fungo della famiglia delle Tuberaceae. Il tartufo è un ingrediente prezioso di molte deliziose ricette, ma come si prepara, per gustarne al meglio il sapore e non rovinarlo (vera tragedia, dato il suo prezzo)? Ecco alcuni consigli utili.
Non toccarlo eccessivamente e soprattutto non lavarlo, perché il tartufo patisce l'umidità. Va pulito delicatamente con uno spazzolino morbido.
Non tenerlo a lungo in frigorifero, al massimo cinque giorni per il tartufo bianco e due settimane per quello nero. Il tartufo va avvolto in carta traspirante e poi conservato in un contenitore di vetro, per evitare che il suo aroma persistente "contagi" tutti i cibi che si trovano nel frigorifero. La carta traspirante va inoltre cambiata ogni giorno.
Non usarlo freddo, perché sprigiona tutto il suo aroma a caldo. Ricordatevi dunque di toglierlo dal frigo almeno un'ora prima dell'uso.
Infine, il tartufo bianco non va mai cotto, per non rovinarlo. Si usa a crudo, tagliato a lamelle sottilissime. Il tartufo nero va invece passato, sempre a scaglie, in padella a fine cottura del cibo che dovrà insaporire, per non più di 30 secondi.
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