Kate e Meghan: finalmente svelato il perché della loro rivalità

Tom Quinn, collaboratore di importanti testate e autore di diverse biografie reali, ha ricostruito la storia dei personaggi più in vista di Kensington Palace, basandosi sulle rivelazioni (anonime) di numerosi ex domestici.

Il suo bestseller, uscito il 14 maggio in Gran Bretagna, è intitolato "Kensington Palace: An Intimate Memoir from Queen Mary to Meghan Markle" e si sofferma su personaggi come la principessa Margaret, Lady Diana, i Cambridge e i Sussex.

Proprio a proposito di queste due coppie, l'autore, intervistato, rivela che all'origine degli screzi (e della conseguente Megxit) ci sarebbe la gelosia di Meghan Markle e la sua incapacità di accettare di essere irrimediabilmente seconda a Kate Middleton, decisamente più amata per i suoi modi pacati, ma soprattutto destinata a diventare regina consorte. Una condizione frustrante per l'ex attrice, che fin dal suo ingresso a Palazzo si era impegnata a recitare il ruolo della principessa.

A rompere definitivamente gli equilibri tra le due cognate, sarebbe stato uno sgarbo di Meghan nei confronti di un dipendente di Kate. La duchessa di Sussex, a detta dei domestici, ha infatti sempre avuto un carattere suscettibile e permaloso, che la portava facilmente a perdere le staffe. Ma quell'episodio proprio non fu accettato da Kate che, anzi, ci rimase molto male e capì quanto la moglie di Harry fosse "pericolosa", come una bomba pronta ad esplodere da un momento all'altro.

Per Tom Quinn, infatti, è stata proprio Meghan ad aver orchestrato l'allontanamento dalla Corona e ad aver deciso il trasferimento della famiglia negli Stati Uniti. E ora, commenta l'autore, i duchi si stanno affrettando a raccontare la "loro" verità in un memoir (Finding Freedom), provando a "passare per le vittime".

Intanto però, dopo il trasferimento frettoloso in California, Harry (certamente meno forte e determinato di sua moglie) sta faticando ad ambientarsi e a trovare un nuovo ruolo (che sia tutto suo e indipendente dal fatto di essere un ex reale). In un certo senso, fa notare Quinn, si ripete la storia di Edoardo VIII e Wallis Simpson.

(Credits photo: Getty)