13 Dicembre 2019
Lo scorso 4 dicembre il FAI ha firmato un importante accordo con Fondazione Museo di Palazzo Moroni che affida Palazzo Moroni, nel cuore di Bergamo Alta, al Fondo Ambiente Italiano per rendere fruibile a un pubblico sempre più vasto uno dei più importanti e rappresentativi edifici della città.
Celebre per il suo grandioso scalone, la ricchezza degli affreschi di Giacomo Barbelli – realizzati tra il 1649 e il 1654 –, la varietà delle sale e la ricercatezza della Collezione Moroni, nella quale spicca il celeberrimo dipinto di Giovanni Battista Moroni "Il cavaliere in rosa" (1560), il Palazzo diventerà nel 2020 il sessantacinquesimo Bene FAI, il primo palazzo aristocratico urbano a impreziosire la collana di Beni tutelati e gestiti dalla Fondazione.
Completa la straordinaria importanza del complesso il suo inscindibile, imponente giardino-ortaglia: circa due ettari di suggestivo, insolito e intatto brano di campagna lombarda con vigne e terrazze a frutteto, che occupa un decimo di Bergamo Alta, uno dei più bei centri storici italiani. Il Palazzo verrà auspicabilmente aperto al pubblico dopo i primi indispensabili restauri nell’autunno 2020 e non oltre la primavera 2021, ed eccezionalmente per le Giornate FAI di Primavera nel marzo 2020. Il totale restauro e l’adeguamento funzionale delle strutture e del giardino richiederanno poi risorse più ingenti e qualche anno di ulteriore lavoro che sarà eseguito a bene aperto al pubblico.
Per saperne di più ascolta la puntata di domenica 15 dicembre della rubrica radiofonica a cura di Adele Costantini “Cosa FAI oggi?”, con l’intervista a Daniela Bruno, Responsabile Affari Culturali, su Palazzo Moroni a Bergamo.
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