Papà, perché mi hai abbandonata? Ora voglio 4 milioni (di euro)!

Una donna di 56 anni ha citato in giudizio il padre per 4 milioni di euro. La sua colpa è stata quella di averla abbandonata da bambina e mai riconosciuta. È stato infatti necessario il test del DNA, effettuato a 50 anni dalla sua nascita, per rivelare la verità e a mettere spalle al muro il genitore, che aveva fatto di tutto per negarsi per oltre mezzo secolo.

Il giudice, in base al risultato inconfutabile del DNA, ha stabilito che la donna 56enne è la figlia biologica dell’uomo. La donna aveva sempre saputo la verità, che le era stata rivelata dalla madre, ma l’uomo, un ricco imprenditore, non aveva mai voluto riconoscere la bimba. nata da un rapporto avuto a metà degli anni Cinquanta con una ragazza minorenne e di umili origini. L'uomo, di una ricca famiglia borghese, continuò a visitare la donna durante la gravidanza, ma non riconobbe mai la bambina e quando la madre compì 18 anni sparì nel nulla, lasciando la giovane madre e la neonata al loro destino.

Le due hanno vissuto per anni in povertà in una «casupola prefabbricata in legno priva di allacci, senza riscaldamento e servizi interni» si legge nella citazione. Per più volte la figlia ha provato a contattare il padre biologico ma questi si è sempre negato. L’unica volta che l'uomo accettò di incontrarla, quando ormai la ragazza aveva 16 anni, non accadde nulla, se non un aumento delle frustrazioni della figlia negata.

Dopo tanti anni di sacrifici e umiliazioni la donna nel 2012 aveva chiesto di confermare la paternità biologica tramite DNA: il test adesso ha confermato la paternità e la donna ha cambiato cognome, assumendo quello del padre, e lo ha citato in giudizio per 4 milioni di euro. Un risarcimento per una vita che poteva essere molto diversa, se solo suo padre avesse voluto.