Trapianto di ricordi e chip nel cervello: il futuro è dell’essere umano “super intelligente”
Una serie di ricerche ci dimostrano l’impressionante avanzamento della ricerca nel settore dell’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale sta conoscendo una crescita inarrestabile: le scoperte si susseguono, una dopo l’altra, e molte di queste sarebbero state considerate pura fantascienza fino a pochi decenni fa. Alcune delle novità più interessanti arrivano da un gruppo di 600 ricercatori che, attraverso la presentazione di 150 studi sull’argomento, si sono guadagnati il "Frontiers Spotlight Award", premio che mette in palio 100mila dollari per la creazione di un convegno internazionale che contribuisca a migliorare la ricerca.
Tra gli studi presentati ce ne sono molti che ci fanno pensare alla nascita di un nuovo tipo di essere umano, quello "super intelligente". Uno tra questi, in particolare, può essere considerato rivoluzionario: alcuni esperti della Wake Forest School of Medicine del North Carolina sono infatti riusciti a trapiantare i ricordi da un topo all'altro. Oggi i topi, e domani gli uomini? A sentire gli scienziati parrebbe proprio di sì, perché questa ed altre grandi novità potrebbero essere a nostra disposizione tra poco più di dieci anni, con una serie di possibilità praticamente senza limiti: "Entro il 2030 il potenziamento dell'intelligenza con impianti nel cervello non sarà più soltanto oggetto di ricerca: le persone dovranno fare i conti con la realtà di questo nuovo paradigma" ha dichiarato Mikhail Lebedev della Duke University. Non sono poche però le questioni che potrebbero emergere da queste nuove scoperte: "Questa raccolta di ricerche dovrebbe mettere in allerta gli scienziati e l'opinione pubblica sulle possibili implicazioni etiche, mediche e legali" ha continuato Lebedev.