Smart Working: siete pronti per lavorare al passo con i tempi?

Il cosiddetto “lavoro agile” permette di lavorare fuori dall’ufficio, ma solo negli orari prestabiliti.

06 Giugno 2017

Smart working: siete pronti per lavorare al passo con i tempi?

Siete pronti a cogliere al volo la rivoluzione dello smart working? Oggi le regole per il “lavoro agile” sono ancora più chiare, dopo che le sue norme sono state ridefinite proprio dal Jobs Act, il provvedimento del governo in materia di lavoro.

Secondo tale provvedimento, un dipendente può effettuare la sua prestazione lavorativa anche fuori dall’ufficio (di solito dai 4 agli 8 giorni al mese) e il suo orario di lavoro deve comunque rispecchiare quello che avrebbe svolto in ufficio. In altre parole, che si lavori in sede oppure no le ore di lavoro rimangono sempre le stesse.
Si tratta di un adattamento ai tempi, visto che grazie al computer è possibile lavorare anche da casa, in viaggio o addirittura in spiaggia.

Dite addio alle scrivanie dunque, o alla tanto cara “postazione fissa”. Sono tante le aziende che, nel corso degli anni, hanno approcciato questa nuova tipologia di lavoro flessibile, garantendo così ai propri dipendenti più libertà.
Non a caso i nuovi uffici delle grandi aziende assomigliano sempre più a spazi di co-working e open space, tutti muniti di wi-fi ovviamente, che tutto sembrano tranne che dei posti per lavorare.

Con il lavoro agile basta dotarsi di un pc con connessione wi-fi e uno smartphone di ultima generazione e si può lavorare praticamente ovunque, in autonomia e risparmiando anche sugli spostamenti (provate a pensate a quanto si spende al mese tra benzina o mezzi pubblici!).

In Italia, è Milano a guidare la classifica delle città dove lo “smart working” è già una realtà radicata. Qui sono tante le aziende che hanno adottato questa filosofia, inoltre sono sempre di più le iniziative istituzionali che promuovono il lavoro agile e la flessibilità.
Secondo una ricerca del Comune di Milano, nel 2016 sono stati 2.299 i lavoratori “smart”, che hanno risparmiato il 52% del tempo in più rispetto al 2014. Queste ore guadagnate sono state ripartite tra cura della famiglia (43%), della casa (20%), per approfondire questioni di lavoro (15%), per riposarsi (10%) e per gli hobby (6%). Inoltre il lavoro agile permette di combattere lo smog, a Milano ad esempio questo ha evitato di immettere nell’ambiente, ogni giorno, 1,93 kg di Pm10.

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