Pranzo o cena fuori? Le tre regole d’oro di Gordon Ramsay

Quando si va a mangiare fuori, la cattiva sorpresa è sempre dietro l’angolo: locali che sembrano affidabili spesso si rivelano delle delusioni e talvolta optiamo per i piatti sbagliati. Per non parlare dei vini, la cui scelta è sempre un po’ ostica, e della scomodità dei tavoli quando siamo costretti a stare un tantino stretti. A dare le dritte giuste, allora, ci ha pensato Gordon Ramsay, lo chef britannico pluripremiato che ha svelato le tre regole d’oro per le nostre cene fuori casa.

Prima regola? Se le specialità del giorno sono molte, c’è da essere un tantino sospettosi: "Quando mettono sul menù dieci piatti del giorno – spiega lo chef - questo significa che non sono piatti del giorno".

La seconda regola riguarda la prenotazione del tavolo: se state pensando ad una cena romantica per due, meglio prenotare un tavolo per tre. In questo modo sarà più facile che non vi venga affibbiato un piccolo tavolo in un luogo angusto del locale, e starete più comodi.   

Ed infine la terza regola, non meno importante, relativa alla scelta del vino. Se volete avere una bottiglia di vino ad un prezzo ragionevole, chiedete senza farvi alcun problema, l’elenco dei vini che si faticano a vendere, come quelli con l’etichetta rovinata o di cui i ristoranti si vogliono liberare. Non abbiate paura di parlare con i sommelier solo perché non vi sentite all’altezza e chiedete prima il prezzo assicurandovi che sia accettabile.

Lo chef stellato si pronuncia anche relativamente a quei ristoranti che si dichiarano i migliori nella preparazione di un piatto specifico, magari tipico del posto. "Se ne escono con questa terminologia: il più famoso, il migliore del Paese.  – dice Ramsay - Ma chi l'ha detto? Chi gli ha dato questo titolo?".

Quindi occhi ben aperti: i consigli d’altronde arrivano da uno chef con ben 15 stelle Michelin.