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7 pianeti simili alla Terra scoperti dalla Nasa

E' stato rinominato TRAPPIST-1. "È il più grande sistema planetario mai scoperto".

23 Febbraio 2017

7 pianeti simili alla Terra scoperti dalla Nasa

Un sistema solare con sette pianeti simili alla Terra, sei dei quali si trovano in una zona temperata in cui la temperatura è compresa tra zero e 100 gradi.
L'ultima affascinante scoperta della NASA è stata comunicata durante un'attesa conferenza stampa.
Si tratta del più grande sistema planetario mai scoperto, che conti così tanti possibili "sosia" della Terra.
La ricerca, pubblicata su Nature e coordinata dall'Università belga di Liegi, ha individuato la stella, una nana rossa chiamata Trappist-1, ad una distanza di 39 anni luce dal nostro pianeta.
"Vent'anni dopo l'individuazione dei primi pianeti extrasolari, si tratta di una delle più grandi scoperte e la ricerca di forme di vita su di un altro pianeta è oggi a portata di mano", ha detto Didier Queloz, dell'Università di Ginevra, coautore dello studio.
Lo stesso entusiasmo è condiviso da Seth Shostak del SETI Institute, che ha dichiarato: "Se pensate ancora che l'universo sia 'sterile', vuoto, vi sbagliate".
I primi tre pianeti orbitanti intorno a Trappist-1 sono stati scoperti all'inizio del 2016, grazie al telescopio Trappist dell'Eso (Osservatorio europeo australe) situato in Cile. Da allora il team ha intensificato le osservazioni perché tutto faceva sospettare che ce ne fossero altri.
Grazie anche all'impiego del telescopio spaziale infrarosso Spitzer della NASA, gli astronomi hanno potuto identificare quattro nuovi pianeti, portando questo sistema planetario a sette membri, denominati TRAPPIST-1 b,c,d,e,f,g, h in ordine crescente di distanza dalla stella.
"È un sistema planetario incredibile non soltanto perché ospita tanti pianeti ma anche perché tutti sono così sorprendentemente simili alla Terra", ha commentato Michaël Gillon, che ha guidato il team di studiosi.
La scoperta riapre gli interrogativi sull'esistenza di forme di vita aliene. In particolare, le temperature "temperate" potrebbero far pensare alla presenza di acqua allo stato liquido.
Secondo quanto riportato dai ricercatori, sarebbero soprattutto i tre pianeti Trappist-1 e, f, g a trovarsi nella cosiddetta "fascia di abitabilità", sarebbero cioè a una distanza sufficiente a permettere la presenza di acqua liquida sulla superficie.
Quelli più interni sarebbero invece troppo caldi, mentre quello più lontano, Trappist-1h potrebbe essere troppo distante e quindi avere una superficie ghiacciata.
"Con la prossima generazione di telescopi, potremo presto esser capaci di cercare l'acqua e persino l'evidenza di vita su questi pianeti", ha sottolineato il coautore Emmanuël Jehin!

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