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10 Gennaio 2017
Il Marocco dice stop alla produzione e alla vendita del burqa.
Il divieto arriva dal ministero dell'Interno ed obbliga commercianti e produttori, sarti e aziende di abbigliamento a sospendere la lavorazione e la messa in vendita dell'indumento tanto caratteristico quanto discusso.
Chi non rispetterà il divieto, rischia la confisca della merce e la chiusura dell'esercizio.
L'ordine è arrivato direttamente sui banchi dei mercati rionali, sotto forma di un foglietto lasciato compilare ai caid, la massima autorità di polizia, e consegnato dagli agenti di sicurezza.
"E' fatto divieto produrre e vendere burqa", si legge, "Siete invitati a sbarazzarvi delle scorte nelle prossime 48 ore. Chi contravviene vedrà sequestrate le merci e chiuso il negozio".
All'ordinanza non è, al momento, seguito alcun divieto di indossare il burqa, diffuso in una versione rivisitata rispetto all'originale afghano.
Non si tratta dell'abito lungo con la retina davanti agli occhi, ma solo un copricapo, un velo più grande del foulard indossato dalle donne musulmane, con una feritoia per lasciare libero lo sguardo.
La disposizione ha stupito i commercianti, che ne individuano la ragione in motivi di sicurezza.
Alcuni malviventi lo usano infatti spesso per nascondere il volto durante azioni criminose.
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