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08 Settembre 2016
Spit hood, letteralmente cappuccio antisputo, è una nuova tecnica di arresto che impedisce alle persone in manette di aggredire i poliziotti.
Introdotto nell'equipaggiamento della polizia inglese due anni fa, ha subito suscitato numerose polemiche.
Finora è stato utilizzato solo in 151 casi, ma il nuovo regolamento darebbe carta bianca alle forze dell’ordine.
La polizia potrà quindi usufruirne indipendentemente dalla pericolosità o meno dell’arrestato.
Amnesty International, Liberty e Inquest ne denunciano l'oppressione e la pericolosità, ricordando che "la polizia ha già un equipaggiamento completo per l’arresto: manette, lacci, manganelli e spray al peperoncino. Non ha bisogno di un altro strumento, oltretutto così medievale”.
La polemica sullo spit hood è tornata ad accendersi in Gran Bretagna nelle ultime settimane, dopo la denuncia pubblica di un avvocato che, in seguito all'arresto del suo cliente, ha detto alla stampa: “Lo spit hood è pericolosissimo. Con il volto coperto in quel modo, nessuno può capire, ad esempio, se una persona è ferita o ha problemi respiratori o legati ad attacchi di panico”.
Da parte loro, le forze dell’ordine rispondono che il cappuccio serve a preservare l’incolumità degli agenti perché garantisce che non ricevano sputi, morsi ed eventuali infezioni.
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