La depressione da rientro: perché la fine dell'estate crea forti crisi

Irritabilità, stanchezza e confusione sono alcuni dei sintomi della depressione da rientro: perché succede e cosa fare.

05 Settembre 2016

La depressione da rientro: perché la fine dell'estate crea forti crisi

Vacanze agli sgoccioli? Ebbene sì! Per molti, però, risulta particolarmente difficile accettare di dover tornare alla routine quotidiana. Si chiama depressione da rientro ed è un vero e proprio disagio che colpisce ben un italiano su due.

Ma perché succede questo? A spiegarci i meccanismi di questo fenomeno è una ricerca svolta da In a bottle, tramite monitoraggio dei principali social e con l’ausilio di 20 esperti psicologi, sociologi e nutrizionisti. Lo studio ha preso in esame un campione di 2500 italiani ambosesso.

Lo studio rivela che il 49% degli italiani, dunque quasi la metà, individua gli ultimi giorni di ferie come il peggior periodo della stagione estiva: ci si sente stanchi, poco in forma e stressati. Come si reagisce a ciò? Il 31% si lascia andare con più facilità ai peccati di gola, il 24% dorme di più, mentre il 25% concentra tutte le proprie energie per non sprecare gli ultimi giorni rimasti, dedicandosi a svariate attività per decentrare l’attenzione dal rientro o concedendosi vizi e lussi quasi impossibili.

Ma se pensate si tratti solo di una piccola dose di tristezza, non è così: chi è colpito da depressione da rientro, manifesta dei disturbi quali stanchezza, difficoltà nella concentrazione e facile irritabilità. E questo avviene negli ultimi 10 giorni di vacanza e anche al momento del rientro.

A tal proposito, lo psichiatra Michele Cucchi spiega che “La sintomatologia della post-vacation blues può essere caratterizzata da senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, sensazione di stordimento, confusione e non presenza, come vivere all'interno di una bolla". E non solo: si possono anche verificare “attivazione neurofisiologica con tachicardia, ipersudorazione, dolori muscolari come dopo un intenso allenamento in palestra, oltre a perdita di entusiasmo, irritabilità, rimuginio e chiusura relazionale".

A influire sulla situazione è non solo il fatto di dover ritornare alla vita lavorativa, ma anche quello di sentirsi appesantiti. Secondo Luca Piretta, nutrizionista e docente dell'università Campus Bio-Medico di Roma "la vacanza spesso determina alcuni effetti nocivi sulla salute. Spesso è sinonimo di sregolatezza di orari, cambi dei ritmi sonno-veglia. Si tende a eccedere con gli alcolici, altro fattore nocivo per l'integrità cellulare, e talvolta ci si lancia in sport estremi o di resistenza senza l'adeguato allenamento o preparazione alimentare. Per ultimo, si rischia di tornare dalle vacanze con qualche chilo di troppo, in particolare le persone che tendono a ingrassare e che durante la vacanza non hanno potuto o voluto mantenere il loro corretto regime alimentare".

Cosa fare allora? I consigli riguardano un migliore stile di vita che includa un'alimentazione corretta con 5 pasti al giorno, il consumo di molta frutta, verdura e acqua ricca di sali minerali e la riduzione dell’introito calorico per chi è in sovrappeso; inoltre è suggerita la pratica di un’attività fisica leggera quotidiana.

Quanto invece al lavoro, si consiglia di gestire meglio i tempi, dando le priorità alle cose urgenti e non ponendosi obiettivi irraggiungibili.

Webradio

Radio Monte Carlo sempre con te

Disponibile su