13 Agosto 2016
Fu Apollo 11 la missione spaziale che, nel 1969, vide gli uomini andare per la prima volta sulla Luna. Fu Neil Armstrong a mettere piede per primo sul suolo lunare. Questa però non fu l’unica missione di Apollo: quelle che portarono l’uomo sul suolo lunare furono 6 e terminarono col l’esplorazione di Apollo 17 nel 1972. Dopo di allora nessun uomo ha più messo piede sulla luna.
La notizia è che questa interruzione durerà fino al prossimo anno, giacché è ufficiale che gli Americani hanno deciso di tornare sulla Luna. Se però il programma Apollo era della NASA, dunque di un ente governativo, questa volta sarà una compagnia privata a compiere la missione lunare; si tratta della Moon Express che è dunque la prima organizzazione privata ad aver avuto l’approvazione da parte del governo statunitense ad inviare una navicella spaziale sulla luna.
La decisione è giunta dopo consultazioni tra l’azienda in questione con la Casa Bianca, il Dipartimento di Stato, la NASA e altre agenzie federali.
Si tratta di una scelta di importanza storica perché è la prima volta che viene concesso a una società commerciale privata di compiere una missione spaziale che non fosse all’interno dell’orbita terrestre. Una decisione storica ma anche difficile per gli enti incaricati di distribuire i permessi a una società commerciale, giacché non ci sono precedenti di tale genere, né tanto meno vi era un quadro normativo che regolamentasse la questione.
In realtà una legge c’era (Commercial Space Launch Competitiveness Actù del Novembre 2015) ma questa dichiarava che le compagnie private avevano la piena proprietà di ciò che estraevano nello spazio. Questo dava alla Moon Express la possibilità di estrarre sulla luna e tenersi ciò che avrebbero estratto ma, paradossalmente, non dava loro il permesso di solcare il territorio lunare.
La decisione è dunque eccezionale e non costituisce neppure essa stessa un precedente per altre società private intenzionate a compiere la medesima missione: Naveen Jain, co-fondatore di Moon Express, ha infatti dichiarato che il governo statunitense prenderà in considerazione eventuali richieste future valutandole caso per caso.
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