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Lo abbandonano in un ospizio, ma alla sua morte sconvolge tutti...

Mak Filiser firma la poesia postuma che sta commovendo il web.

23 Giugno 2016

La storia straziante di Mak Filiser

Un anziano signore comincia ad avere dei problemi di salute. I suoi figli, che non possono prendersene cura, lo portano in una casa di cura. Pian piano, presi dalla loro vita e dai loro impegni, smettono di andare a trovarlo. Un giorno come un altro, il signore muore. Sembra una storia come tante, quella di Mak Filiser. Ma nasconde una sorpresa che ha fatto il giro del mondo.

Mentre sta liberando la stanza ormai vuota, un'infermiera trova infatti un foglio di carta: si tratta di una poesia, scritta da Mak e custodita fino alla fine. La donna rimane così colpita che decide di condividere la scoperta coi suoi colleghi. Grazie a un fittissimo passaparola, la poesia è comparsa nelle riviste di tutta l'Australia come eredità impagabile di questo signore così misterioso.

Le sue parole sono diventati virali in tutto il mondo, regalando a Mak un'immortalità che non sperava di ottenere, e a noi un motivo in più per riflettere sul tempo che dedichiamo alle persone care.

"Che cosa vedi infermiere? Cosa vedi?
A cosa stai pensando … quando mi guardi?
Vedi un uomo vecchio, irritabile … non molto saggio,
dalle abitudini incerte … con gli occhi lontani?
Che dribbla con il cibo … e non da alcuna risposta.

..e che quando provi a dirgli a voce alta : ..”almeno assaggia” !
Sembra nulla gli importi di quello che fai per lui..
Uno che perde sempre il calzino o la scarpa..
..che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui..
per fargli il bagno, per alimentarlo… e la giornata diviene lunga ..

Ma cosa stai pensando?.. E cosa vedi ??
.. Apri gli occhi infermiera !!.. perchè tu non sembri davvero interessata a me..
Ora ti dirò chi sono.. mentre me ne stò ancora seduto quì a ricevere le tue attenzioni
… lasciandomi imboccare per compiacerti.
Ho accettato l’offerta di nascere … e ho mangiato secondo il loro piacimento.

“Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre ed una madre,
Fratelli e sorelle che si voglion bene ..
Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi..
che sogna presto di incontrare l’amore ..
A vent’anni sono già sposo… il mio cuore batte forte ..
giurando di mantener fede alle sue promesse ..
A venticinque….ho già un figlio mio..
che ha bisogno di me e di un tetto sicuro, di una casa felice in cui crescere.
Sono già un uomo di trent’anni e mio figlio è cresciuto velocemente,
siamo molto legati uno all’altro da un sentimento che dovrebbe durare nel tempo.
Ho poco più di quarant’anni, mio figlio ora è un adulto e se ne và,
ma la mia donna mi stà accanto.. per consolarmi affinchè io non pianga.
A poco più di cinquant’anni… i bambini mi giocano attorno alle ginocchia ,
Ancora una volta, abbiamo con noi dei bambini io e la mia amata..

Ma arrivano presto giorni bui…. mia moglie muore..
..guardando al futuro rabbrividisco con terrore..
Abbiamo allevato i nostri figli e poi loro ne hanno allevati dei propri.
..e così penso agli anni vissuti… all’amore che ho conosciuto.
Ora sono un uomo vecchio… e la natura è crudele.
Si tratta di affrontare la vecchiaia… con lo sguardo di un pazzo.
Il corpo lentamente si sbriciola… grazia e vigore mi abbandonano.
Ora c’è una pietra… dove una volta ospitavo un cuore.
Ma all’interno di questa vecchia carcassa un giovane uomo vive ancora
e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia..
Mi ricordo le gioie… ricordo il dolore.
Io vorrei amare, amare e vivere ancora ..
ma gli anni che restano son pochissimi.. tutto è scivolato via .. veloce.
E devo accettare il fatto che niente può durare..”

Quindi aprite gli occhi gente.. apriteli e guardate..
..”Non un uomo vecchio”.. avvicinatevi meglio e… vedete ME!"

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