Il Segnalibro: la puntata di domenica 15 ottobre

I libri più emozionanti e le interviste con gli scrittori più amati: tutto il piacere di leggere ogni domenica alle 12 con Il Segnalibro

13 Ottobre 2023

Il Segnalibro: la puntata di domenica 15 ottobre

C'è tutta l'emozione che solo i libri più appassionanti riescono a regalare, nell'appuntamento di Radio Monte Carlo "Il Segnalibro".

Ogni domenica, alle 12 viaggiamo alla scoperta dei libri da non perdere. Nuovi romanzi e volumi da riscoprire. Pagine per commuoverci, ridere, imparare ed emozionarci sempre. Con le interviste agli autori più amati.

Tutto il piacere di leggere per un appuntamento imperdibile. Solo su Radio Monte Carlo.

I libri di domenica 15 ottobre

Ernesto Ferrero - Italo - Einaudi

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, Ernesto Ferrero ci offre un ritratto dello scrittore dietro le quinte, nei tratti caratteriali meno noti, nei risvolti privati, lungo i vent’anni di vicinanza e lavoro comune in Einaudi. E lo fa con quel tono di voce che ha già saputo incantarci nei Migliori anni della nostra vita o nel recente Album di famiglia. Prendono vita i rapporti di Calvino con i genitori, l’importanza dell’imprinting famigliare, la passione per i fumetti e il gusto del disegno, l’amicizia con Eugenio Scalfari, i soprassalti della guerra partigiana, le passioni del dopoguerra, il legame con la Liguria, gli amori, tra cui il capitolo della relazione con Elsa De’ Giorgi, fin qui poco studiato. E poi il lavoro quotidiano, con i suoi piccoli segreti, in Einaudi e nelle redazioni dei giornali, l’incontro con Hemingway a Stresa, la visita a Silvana Mangano e Vittorio Gassman sul set di Riso amaro. E ancora il trauma dell’invasione sovietica in Ungheria e il progressivo distacco dal Pci e dalla politica militante, il viaggio in America, il matrimonio con Chichita Singer e le gioie della paternità con la nascita della figlia Giovanna, le decisive letture scientifiche, incontri-chiave (Perec, Barthes, Queneau), la fascinazione delle immagini, la scoperta dello strutturalismo e i soggiorni nelle metropoli come in altrettanti romitaggi, da Parigi a Roma, sino all’approdo ideale nella pineta toscana di Roccamare, dove scrive le Lezioni americane. L’insulare Calvino sembra sempre altrove, ma rimane a stretto contatto con il proprio tempo. Il filo che si snoda lungo la biografia è fittamente intrecciato all’opera e ne illumina dall’interno la genesi e gli sviluppi, il metodo di lavoro, sempre sostenuto da una forte tensione etica, sperimentale e progettuale. Perfino il radicale disincanto degli ultimi anni non impedisce a Calvino di dare spazio a tutto quello che non è inferno, di reinventare se stesso e nuovi modi di fare letteratura. Con il suo approccio confidenziale e una scrittura che mira a raggiungere una fusione tra il «romanzo» biografico e il saggio critico privo di connotazioni specialistiche, Ernesto Ferrero ci aiuta cosí a capire meglio una delle figure piú amate della nostra letteratura.


Ernesto Ferrero, torinese, ha lavorato in editoria dal 1963 e ha diretto il Salone del libro di Torino dal 1998 al 2016. Tra i suoi libri, i romanzi N. (Premio Strega 2000), L’anno dell’Indiano (2001, 2023), Disegnare il vento (Premio Selezione Campiello 2011), Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna (2014), tutti presso Einaudi, insieme a Barbablú. Gilles de Rais e il tramonto del Medioevo (2004 e 2020), e al saggio Primo Levi. La vita, le opere (2007). Sempre per Einaudi, ha pubblicato nel 2018 Amarcord bianconero, nel 2019 il romanzo Francesco e il Sultano, nel 2021 Napoleone in venti parole e nel 2022 Album di famiglia. Maestri del Novecento ritratti dal vivo. Presso Mondadori le Lezioni napoleoniche (2002) e presso Feltrinelli il libro di memorie einaudiane I migliori anni della nostra vita (2005). Traduttore di Flaubert, Céline e Perec, è presidente onorario del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino. Collabora a «La Stampa» e a «Il Sole 24 Ore»

Francesca Barra - Foodporn - Mondadori Electa

Il cibo è fatto di sensi, di sensualità, di eros, di amore: chi prepara del cibo nutre l’altro e mette in atto un rito di condivisione che può sfociare nell’eros. Ma il cibo è anche un modo per amare se stessi e il proprio corpo, per aumentare l’autostima e vivere senza ansie, per rinfocolare i ricordi e le loro reminiscenze sensoriali.
In questo nuovo libro di cucina, che segue sempre una personale e inedita formula fatta di storie, condivisione di passioni, di inchiesta giornalistica, Francesca Barra si ispira alla narrativa magica di Isabel Allende e di Montalbán, alla loro capacità di abbinare ricette e letteratura, per presentare un progetto ricchissimo, che tiene conto di argomenti di attualità e trend topic: i disturbi dell’alimentazione e la correlazione tra cibo e sessualità, la mercificazione del porno, il diritto legato al cibo, le nuove pratiche che stanno spopolando sui social (come lo sploshing). L’autrice analizza tanti temi legati all’alimentazione e ai cinque sensi, grazie anche al supporto di esperti, a partire dai contributi di chef stellati, come Filippo Cogliandro, che prende ispirazione dal ricettario di Salvador Dalí. Nel libro sono presenti ricette inedite e ricercate, dall’insalata afrodisiaca ai budini di Ernst Knam, dal pane fatto in casa alla sopa azteca: doni di ristoratori stellati e celebri gourmet, che danno il loro contributo a questa ricerca ricca di cuore ma anche giornalisticamente accurata. Un altro tema centrale è il rapporto tra corpo, cibo e sessualità. Oggi un giovane su tre presenta un disturbo alimentare, un dato significativo che non si può ignorare. Francesca Barra intervista sessuologi, nutrizionisti e avvocati per analizzare e capire i meccanismi che stanno alla base delle nostre problematiche alimentari e del rapporto tra alimentazione e accettazione del proprio corpo. Non mancano i cenni storici. L’autrice si sofferma per esempio sull’arte culinaria di Caterina de’ Medici, che cercava di addolcire i suoi commensali servendo i suoi piatti con una grande attenzione all’estetica “sensuale”. Grande esperta di alimenti afrodisiaci, Caterina de’ Medici preferiva fra tutti il carciofo: ”I carciofi scaldano il sangue e spronano in modo naturale al gioco amoroso di Venere”.
Il volume, completato dal raffinato progetto fotografico di copertina di Leandro Emede e Nick Cerioni e dal servizio studiato ad hoc di Giovanna Hoang, unisce sapientemente elementi di inchiesta giornalistica con la passione per la cucina per avviare un vero e proprio studio sull’universo del cibo e dell’eros.


Francesca Barra è scrittrice e giornalista, nata a Policoro, in Basilicata. Ha condotto diversi programmi in televisione, da La7, a Sky, a Rai e Mediaset. È sceneggiatrice e autrice. Ha pubblicato con Garzanti i romanzi Verrà il vento e ti parlerà di me e L’estate più bella della nostra vita, oltre a Il mare nasconde le stelle, e Prova a dirmelo guardandomi negli occhi, un intervento sulla comunicazione social. Per Rizzoli ha scritto i saggi: Tutta la vita in un giorno, Giovanni Falcone un eroe solo, Il quarto comandamento e il libro A occhio e quanto basta. Autrice e voce narrante dei podcast Vietato invecchiare e Genitori (entrambi per Storielibere.fm), cura la rubrica Belle storie per “l’Espresso”.  

Aldo Cazzullo - Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l'impero infinito - HarperCollins

Attraverso un racconto pieno di dettagli e curiosità, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso, Aldo Cazzullo ricostruisce il mito di Roma, partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila. L’Impero romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’Impero romano d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto: il primo uomo a guidare una comunità multietnica di persone che non si conoscevano tra loro ma condividevano lingua, immagini, divinità, cultura. Roma vive. In tutto il mondo le parole della politica vengono dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. Hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da Dante a Hollywood. Hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. Hanno affrontato questioni che sono le stesse della nostra quotidianità, il razzismo e l’integrazione, la schiavitù e la cittadinanza: si poteva diventare romani senza badare al colore della pelle, al dio che si pregava, al posto da cui si veniva. A noi italiani in particolare i romani hanno dato le strade, la lingua, lo stile, l’orgoglio, e il primo embrione di nazione. Il libro racconta la fondazione mitica di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo. L’età repubblicana, con gli eroi – tra cui molte donne – disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. La straordinaria storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché se oggi l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne cristiano.

Patrick Zaki - Sogni e illusioni di libertà. La mia storia - La Nave di Teseo

Cosa significa ritrovarsi in prigione senza aver commesso alcun reato?  Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki torna al Cairo, a casa sua, da Bologna, dove studia. Si vuole fermare pochi giorni. È solo la pausa di uno studente che torna a casa temporaneamente.  Ma le cose non vanno come previsto: Zaki viene arrestato e resta in prigione per 22 mesi.  Bologna, la sua università, l’Italia intera, reagiscono e da quel 7 febbraio non smettono di manifestare.  Patrick Zaki in questo libro racconta la sua storia: cosa successe davvero quel giorno e cosa avvenne poi, nei giorni successivi: gli interrogatori, l’isolamento, le torture, il confronto con un mondo – quello delle carceri – in cui tutti sono ridotti a una condizione disumana. 
E cosa lo ha tenuto vivo: gli studi, la passione per il calcio, la musica, l’affetto dei suoi cari, della fidanzata, dell’Italia tutta. 

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