Bufera a Venezia sul menu cortesia

Il menu senza prezzi riservato alle donne scatena una infuocata polemica per le proteste di una turista australiana. Che lo trova patriarcale e antiquato. Romanticismo o discriminazione?

07 Aprile 2022

Bufera a Venezia sul menu cortesia

Una vacanza a Venezia, la città più romantica del mondo, rovinata da una carta menù. È successo all'influencer Abbie Chatfield, conduttrice radiofonica e star televisiva australiana. A pranzo con il suo fidanzato in un prestigioso ristorante in laguna, le è stato consegnato una lista di piatti senza il prezzo, il classico menù cortesia. 

Donne relegate al ruolo di “mantenute”, messe all’angolo da un sistema patriarcale anche a tavola. È l'accusa che la giovane donna ha riservato al locale veneziano di lusso. Accuse andate in onda sui social, raccontate in un video ben documentato. "Ma ti pare? ha scritto Abbie, sono io il capofamiglia". Sottolineando una vera e propria discriminazione nei confronti delle donne.

Prova a raffreddare gli animi il presidente dell'Associazione pubblici esercizi, Ernesto Pancin: "Questa è la città dell'amore, spiega, e quindi del romanticismo, del corteggiamento e della galanteria!". Niente di meno, niente di più. Non minimizza invece Arrigo Cipriani, patron del celebre Harry's Bar. Lui non ha dubbi: “Se un uomo lasciasse pagare il conto alla fidanzata sarebbe imbarazzante. Nei miei locali non esiste il menu di cortesia, ma se ci fosse non andrebbe certo presentato alla donna: è giusto che lei abbia ben chiara la cifra, spesso molto alta che il suo accompagnatore pagherà per quella serata". 

(Foto Getty Images)

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