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Per Il Segnalibro parliamo di quando si diventa madri

Appuntamento domenica 10 aprile dalle 12.00

La prima cosa che chiarisce la scrittrice e psicoterapeuta Stefania Andreoli che ogni martedì tiene sul suo profilo Instagram una rubrica di domande e risposte sull’argomento, è che essere madre non vuol dire sacrificarsi. Lo dice anche il titolo del suo libro “Lo faccio per me”, pubblicato dalla casa editrice BUR e su cui la intervisteremo domenica.  

Un libro che potrà sicuramente rispondere ai troppi dubbi dei genitori e potrà placare i loro sensi di colpa. Un saggio dedicato soprattutto a tutte quelle madri che sono sull'orlo di una crisi di nervi e che si interrogano sulle scelte da fare nei confronti dei propri figli. Secondo l’autrice c’è una frase che rende schiave: "lo faccio per mio figlio", che andrebbe sostituita con "Lo faccio per me" che anche se sembra una scelta egoista è in realtà un rivoluzionario cambio di prospettiva.  Il perché le donne nella maternità debbano sempre sacrificarsi risalirebbe al falso mito dell'amore incondizionato e quindi a una conseguente distorsione dell’istinto di madre.

Una madre si sacrifica, lascia il lavoro, non vede gli amici, smette di fare sport, non va più dal parrucchiere, perché prima viene il figlio, per cui deve annullarsi.

In questo libro Stefania Andreoli ribalta l’esperienza della maternità, come un atto che non toglie, ma arricchisce la vita. Solo allora la maternità diventa sana, più contemporanea e sicuramente più educativa anche per i figli e per i loro rapporti futuri.

Vi aspettiamo quindi domenica 10 aprile per rivedere insieme l’idea di maternità ed essere più felici e consapevoli. 

 

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