Quando una cometa diventa leggenda

Il 9 febbraio di 35 anni fa il cielo era solcato dalla stupefacente cometa di Halley, a cui sono legare storie, leggende, arte e poesie. Da scoprire in attesa del suo nuovo passaggio, nel 2062...

09 Febbraio 2021

Quando una cometa diventa leggenda

Tornerà a farci visita solo nel 2062, la cometa di Halley. Il suo ultimo passaggio nei nostri cieli risale al 9 febbraio di 35 anni fa. Ogni volta che questa celebre stella proveniente dalla Fascia di Kuiper viene a trovarci l'ammirazione è grande e nel corso del tempo non si contano le leggende e le opere d'arte che le sono state dedicate.

Una prima memorabile apparizione fu quella dell'837: la cometa passò vicina come non mai alla Terra e la sua coda luminosa si vide da un orizzonte all'altro. Nel 1066 il suo arrivo fu interpretato come un presagio: quell'anno il re Aroldo II d’Inghilterra morì nella battaglia di Hastings e la stella fu raffigurata nel celebre arazzo dedicato al combattimento, l’Arazzo di Bayeux. Per gli storici del tempi era «quattro volte la grandezza luminosa di Venere’», con «una luce uguale ad un quarto di quello della Luna».

Tra il 1301 e il 1302 la cometa fece ritorno e impressionò a ta punto Giotto, da diventare protagonista dell'Adorazione dei Magi, il meraviglioso della Cappella degli Scrovegni a Padova. Prima d'allora sulla grotta della natività si dipingeva una stella a tre punte, simbolo della Trinità. Dopo l'innovazione di Giotto persino nei presepi casalinghi si fa spazio alla stella cometa.

Altre apparizioni avvennero nel 1456, quando la sua coda sembrò a forma di scimitarra, nel 1531 e nel 1607. Nel 1682 l’astronomo inglese Edmond Halley la identificò e la cometa fu quindi battezzata col suo nome nel 1758.

Nel 1910 la cometa di Halley fece ritorno e Giovanni Pascoli, impressionato dalla sua bellezza, le dedicò addirittura un inno e la chiamò stella randagia.

In attesa del 2062, vi ricordiamo che la cometa di Halley ha un'altra particolarità: è una delle poche comete capace di dar vita a due diversi sciami meteorici: le Eta Acquaridi (a maggio) e le Orionidi (a ottobre).

Photo by Kacper Staszczyk on Unsplash
 

 

 

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