13 Ottobre 2020
A tutti noi è capitato almeno una volta nella vita di dire una bugia. Ci sono quelle bianche, che non fanno male a nessuno, ci sono le mezze verità che diventano mezze bugie, quelle inoffensive e quelle che creano più di un problema. Il fatto è che tutti noi mentiamo, è una cosa - verrebbe da dire - naturale.
Nel 1977, lo psicologo sociale Jerald Jellison affermò che gli essere umani mentono tra le dieci e le duecento volte al giorno. Non poco, insomma. Di studi su questo tema ce ne sono tantissimi. Un altro psicologo, Robert Feldman, ha condotto una ricerca su 242 studenti che non avevano mai avuto uno scambio prima. Ha diviso in coppie i presenti con il compito di presentarsi a vicenda in un discorso della durata di 10 minuti. Alcune coppie avevano il compito di "apparire gradevoli", altre di "apparire competenti". Alla fine dell'esperimento, il 60% delle persone ha ammesso di aver detto almeno 3 menzogne (con picchi di 12) pur di aderire alla richiesta, ossia apparire divertenti o competenti. Chi ha un obiettivo, quindi, tende a mentire di più.
Secondo un'altra ricerca, condotta questa volta dall'università di Harvard, le persone sono più sincere al mattino: quando cala la sera, però, tendono a mentire di più. Qui è tutta una questione di stanchezza, alla fine della giornata l'autocontrollo si affatica e quindi c'è una propensione maggiore a "trasgredire".
Secondo la psicologa Pamela Meyer, le menzogne soddisfano un desiderio personale, colmano un vuoto tra quello che l'altro si aspetta e la realtà. Un comportamento sociale interessante se lo guardiamo da un punto di vista dei rapporti interpersonali. Non siamo molto bravi a riconoscere una persona bugiarda. Ci sono degli indicatori - dice la Meyer - che però possono aiutarci a capire quando siamo di fronte a poca sincerità. Chi dice spesso che non sta mentendo, chi aggiunge alla storia che sta raccontando dettagli inutili e ridondanti. Mente chi non sorride con gli occhi, chi sta fermo con la parte superiore del corpo. Un mito da sfatare: chi non guarda negli occhi l'interlocutore non sempre mente.
Le bugie si autoalimentano, nel senso che più si dicono e più se ne diranno. Una sorta di abitudine a mentire, che cresce con il passare del tempo. È per questo motivo che i mentitori seriali dicono bugie sempre più grandi e pericolose.
Insomma, si mente sempre con modalità diverse ed esistono anche delle differenze tra menzogne. La verità può essere taciuta per imbarazzo, per amore o cortesia. Si può mentire gratuitamente o solo per sistemare una situazione complicata. La cosa più importante, però, è l'intenzione della bugia: se viene detta per ferire fa parte di comportamenti antisociali da evitare sempre.
(Photo by Ben White on Unsplash)
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