Paura di parlare in pubblico? Ecco come fare!

Persino Barbra Streisand ha sofferto dell'ansia di parlare in pubblico. Ecco però come vincere questo timore

28 Febbraio 2020

Paura di parlare in pubblico? Ecco come fare!

Secondo uno studio dell’organizzazione YouGov UK, la paura di parlare in pubblico colpisce una persona su quattro ed è dunque un timore molto più diffuso di quanto si possa immaginare. Secondo questa ricerca, sono ben 13 le paure che tengono sveglie le persone la notte e la terza più comune è proprio la glossofobia

Questa fobia non risparmia nessuno: dai cantanti fino agli uomini di potere come l’economista Warren Buffet o il fondatore di Virgin, Richard Branson, nella storia sono davvero tanti i personaggi che hanno sofferto dell’ansia da pubblico. Si tratta di un problema che, però, di questi tempi più che mai va affrontato e superato: nel mondo del lavoro di oggi, infatti, saper parlare in pubblico è di fondamentale importanza e spesso rappresenta una marcia in più in molte situazioni.

Ma come fare a superare la glossofobia? Per prima cosa, bisogna conoscerla: i sintomi possono essere diversi e ricordano quelli di un classico attacco di panico, ossia sudorazione eccessiva, aumento del battito cardiaco, affanno, crampi alla pancia, giramento di testa, vomito e in casi estremi anche svenimento. Dopo aver compreso come agisce, per sconfiggere quest’ansia si possono seguire dei consigli: Massimiliano Cavallo nel suo libro “Parlare in pubblico senza paura”, ne suggerisce qualcuno. 

Secondo Cavallo, immaginare il pubblico nudo o con un naso da clown non aiuta perché rischia di distrarci, così come non aiuta fare le prove davanti al proprio cane per vedere se si riesce a catturare la sua attenzione, in quanto non si può paragonare la risposta di un animale a quella di un essere umano. Secondo l’autore di questo volume, il primo consiglio da seguire è provare più volte il discorso, ma non solo leggendo le slide, ma parlando come se si fosse già davanti al pubblico; in secondo luogo, bisogna prendere confidenza con il luogo dove poi si terrà lo speech, dunque visitandolo prima del grande giorno.

Poi conviene non imparare mai a memoria il discorso perché si rischia di perdere il filo dello stesso, oltre che perdere in naturalezza; per lo stesso motivo, non bisogna neanche leggerlo, anche perché lo sguardo va rivolto verso il pubblico. Infine, bisogna parlare a voce alta: all’inizio, secondo Cavallo, è difficile, ma poi se ne trae beneficio perché usare un tono più alto trasmette più sicurezza e se la voce trema è più difficile accorgersene.

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