Più cammini veloce e meno invecchi

La velocità dell'andatura è un indicatore del declino fisico e cognitivo.

22 Ottobre 2019

Più cammini veloce e meno invecchi: ecco cosa rivela l'andatura sulla salute

Potrebbe esserci uno stretto legame tra la velocità dell'andatura di una persona ed il benessere del suo cervello.

Sappiamo da tempo, infatti, che chi cammina più velocemente tende a mantenersi più giovane e ad invecchiare più lentamente. Ma ora uno studio condotto dai ricercatori della Duke University King’s College di Londra aggiunge una informazione importante: la velocità della camminata potrebbe rappresentare un buon indicatore del futuro declino fisico e cognitivo fin dall'infanzia.

In altre parole, il camminare più lentamente fin dalla prima infanzia potrebbe essere indice di un invecchiamento fisico e cognitivo più rapido già a 45 anni.

Per dimostrare questa teoria i ricercatori londinesi hanno analizzato i dati raccolti fin dalla prima infanzia di centinaia di uomini e donne nati nel 1972-1973 nella città di Dunedin, in Nuova Zelanda, e hanno riscontrato che chi camminava più lentamente mostrava (già a 45) più segni di invecchiamento, dallo stato dei denti al sistema immunitario.

Inoltre hanno appurato anche che già intorno ai 3 anni d'età i bambini più lenti e quelli più veloci ottenevano punteggi differenti ai test neurocognitivi, e che i primi sembravano "meno giovani" dei coetanei dal passo più svelto.

La novità di questa ricerca, rispetto alle precedenti, sta anche nell'aver dimostrato che i primi segni di tendenza ad invecchiare si riscontrano già a mezz'età (45 anni), cioè decenni prima dell'età geriatrica.

(Credits photo: GettyImages)

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