Tutta colpa del vulcano

29 Maggio 2014

Tutta colpa del vulcano

La divertente commedia francese ispirata all'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull

La divertente commedia francese ispirata all'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull
Si intitola “Tutta colpa del vulcano”  (nelle sale dal 5 giugno.), questa divertente commedia francese ispirata a un episodio realmente accaduto, l’eruzione inaspettata del vulcano islandese Eyjafjallajökull, che nell’aprile del 2011 bloccò per diversi giorni il traffico aereo europeo, costringendo i viaggiatori a trovare mezzi di trasporto alternativi e creando grandi difficoltà in buona parte del continente. Da questa storia ha tratto ispirazione il regista (e co-sceneggiatore del film) Alexandre Coffre, che in questa pellicola racconta le vicissitudini di una coppia di ex coniugi, in viaggio per la Grecia in occasione del matrimonio della figlia. A rendere più difficile la trasferta, oltre al vulcano e ai pochi giorni a disposizione per giungere in tempo alle nozze, è l’odio che separa i due divorziati, che si detestano profondamente e non fanno nulla per migliorare la situazione. Guarda la gallery  «Non è né una storia d'amore, né una commedia romantica», ha dichiarato il regista «Anzi, oserei quasi dire che si tratta di una commedia antiromantica… venata di avventura. Quasi subito, con i co-sceneggiatori, abbiamo pensato a una serie di film degli anni Ottanta che erano per noi fonte d'ispirazione, in particolare quelli interpretati dalla coppia Michael Douglas-Kathleen Turner, che hanno incarnato alla perfezione due individui che si amano e si detestano mentre vivono delle avventure folli. Quindi abbiamo scritto pensando a “La guerra dei Roses”, “All'inseguimento della pietra verde”. La cosa più difficile è stata mantenere un equilibrio tra i due: non volevamo che ci fossero “un cattivo” e “un buono”, ognuno, a turno o contemporaneamente, fa il possibile per nuocere all'altro. Volevamo che, nei vari momenti del film, ogni spettatore potesse farsi una sua opinione sul loro rapporto. E poi dovevamo sviluppare il concetto di road-movie. In fase di scrittura, l'idea della corsa contro il tempo ci ha aiutati a costruire il ritmo della narrazione: la nostra coppia doveva andare avanti in fretta per arrivare in tempo alle nozze della figlia». A interpretare il film Dany Boon (già visto in “Il mio migliore amico” e “Giù al Nord”) e Valérie Bonneton. «Le riprese sono durate dodici settimane e si sono svolte in cinque paesi diversi», continua il regista «Abbiamo percorso diecimila chilometri durante i sopralluoghi e cinquemila durante le riprese. Ho cercato e scelto ogni singolo posto del film. Abbiamo iniziato a girare a Monaco di Baviera e poi abbiamo attraversato la Germania e l'Austria fino alla Croazia, cambiando posto tutti i giorni: ventiquattro luoghi diversi in venticinque giorni... È stato al tempo stesso massacrante ed eccitante».

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